Esenzione norme rendicontazione ecologica per oltre 7.000 Pmi in Germania: scopri di più

La Germania sta cercando di modificare le regole dell’Unione europea per permettere a molte aziende di essere esentate dalla rendicontazione di sostenibilità. Attualmente, secondo le norme dell’UE, una piccola e media impresa (Pmi) è definita come un’azienda con meno di 250 dipendenti, un fatturato annuo di massimo 50 milioni di euro, o un totale di bilancio annuo entro i 43 milioni di euro. Tuttavia, il governo tedesco vuole aumentare il limite dei dipendenti da 250 a 500, al fine di ridurre il carico burocratico sulle aziende. Secondo le stime della Commissione europea, questa modifica esenterebbe tra 7.500 e 8.000 aziende dalle regole di rendicontazione di sostenibilità recentemente adottate dall’UE. L’iniziativa tedesca mette in pericolo l’equilibrio tra gli obiettivi economici e le politiche ambientali dell’UE. Pascal Durand, un eurodeputato francese, ha avvertito che questa modifica potrebbe ridurre significativamente l’impatto della direttiva e penalizzare le aziende che si sono già adattate ai nuovi standard di sostenibilità. Ciò potrebbe anche compromettere la competitività delle industrie comunitarie rispetto alle nuove regole ambientali introdotte nell’ambito del Green Deal europeo. La settimana scorsa, la Commissione europea ha annunciato che avrebbe riveduto il numero di Pmi soggette alle regole di rendicontazione sostenibile, ma la posizione della Germania preoccupa perché potrebbe mettere a rischio i progressi verso una governance aziendale più sostenibile. Questa situazione mette in evidenza la necessità di un’armonizzazione delle norme su scala europea per garantire una transizione green equa e uniforme in tutti i paesi membri.