La decisione di Dior di selezionare la modella israeliana May Tager come volto della sua campagna di Natale ha scatenato una guerra sui social media tra sostenitori filo-israeliani e filo-palestinesi. La scelta di Tager ha suscitato polemiche, poiché ha sostituito la ambassador di lunga data del marchio, la palestinese-americana Bella Hadid.
La campagna, che promuove profumi e prodotti per la cura personale, è stata lanciata attraverso estratti pubblicati sugli account Instagram di Tager e Dior nel corso del fine settimana. Non è ancora chiaro se questa collaborazione segni l’inizio di un accordo a lungo termine tra la modella israeliana e la casa di moda francese.
La scelta di Dior ha diviso l’opinione pubblica, alimentando una discussione accesa sui social media. Sostenitori filo-israeliani hanno elogiato la decisione, sottolineando l’importanza della rappresentazione di modelli provenienti da diverse nazionalità. D’altra parte, sostenitori filo-palestinesi hanno criticato la scelta di Dior, sostenendo che la maison avrebbe dovuto dare priorità alla rappresentanza di modelli palestinesi.
La guerra sui social media ha portato a una serie di dibattiti accesi, con entrambe le parti che esprimono le proprie opinioni e difendono le proprie posizioni. L’uso di hashtag e citazioni ha amplificato la discussione, rendendo la questione ancora più controversa.
Mentre la polemica continua a infiammarsi sui social media, resta da vedere come Dior gestirà la situazione e se la scelta di May Tager come volto della campagna di Natale avrà un impatto duraturo sul marchio.