La cittadina di Grindavik, situata sulla costa sudoccidentale dell’Islanda, è attualmente a rischio estremo a causa dell’eruzione imminente del vulcano Fagradalsfjall. Secondo quanto riportato dal Guardian, il magma in movimento ha causato una serie di terremoti, segnali inequivocabili che indicano l’avvicinarsi di un’eruzione. A causa di questa situazione critica, la cittadina, che conta circa 4.000 abitanti, è stata evacuata e sono stati allestiti centri di accoglienza per ospitare i residenti. Tuttavia, la maggior parte delle persone ha trovato rifugio presso parenti o amici.
Grindavik si trova a circa 40 km a sudovest della capitale Reykjavik ed è situata nelle vicinanze dell’impianto geotermico di Svartsengi, che fornisce energia elettrica e acqua a circa 30.000 residenti della penisola di Reykjanes. Inoltre, la cittadina è anche vicina al popolare resort Blue Lagoon, che è stato chiuso per una settimana come misura precauzionale. Vidir Reynisson, capo dell’Agenzia per la Protezione Civile islandese, ha espresso preoccupazione per le case e le infrastrutture dell’area, sottolineando che un’eruzione è prevista entro due giorni.
La formazione di una faglia lunga circa 15 km rende possibile l’eruzione in qualsiasi punto, anche in mare, poiché una parte della spaccatura si trova sott’acqua. In questo caso, potrebbe formarsi una grande nuvola di cenere. Reynisson ha affermato che, sebbene non sia lo scenario più probabile, non può essere escluso a causa della faglia che si estende fino al mare. L’Islanda si trova nell’Atlantico settentrionale lungo la dorsale medio atlantica, una zona di separazione tra la placca eurasiatica e quella nordamericana. Nel 2010, l’eruzione del vulcano Eyjafjallajoekull nel sud dell’isola ha causato la cancellazione di circa 100.000 voli, causando disagi a 10 milioni di viaggiatori.