La ricerca realizzata dall’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano ha evidenziato interessanti trend relativi alle motivazioni di viaggio dei turisti di diversi Paesi. Presentata al Ttg Travel Experience, la nona edizione dello studio ha coinvolto circa 4.000 viaggiatori italiani, svizzeri, tedeschi e statunitensi, offrendo uno spaccato significativo sulle abitudini e sui comportamenti di viaggio a livello internazionale. L’indagine propone spunti approfonditi su come shopping, enogastronomia e sostenibilità stiano plasmando le scelte dei turisti.
Le motivazioni di viaggio: un’analisi comparativa
Uno dei principali risultati emersi dalla ricerca è la variazione nelle motivazioni di viaggio in base alla nazionalità dei partecipanti. Mentre gli italiani prediligono attività culturali e enogastronomiche, i turisti stranieri si dimostrano particolarmente attratti dalle esperienze outdoor. I dati rivelano che quasi il 50% degli italiani e circa il 66% degli stranieri scelgono le loro destinazioni in base alle attività esperienziali disponibili. In particolare, lo shopping emerge come la principale attività di interesse globale, seguita dall’enogastronomia.
Questi risultati sottolineano un cambiamento significativo nel modo in cui i viaggiatori scelgono le loro mete: non più solo la bellezza dei luoghi, ma un forte desiderio di esperienza autentica. Infatti, le attività enogastronomiche continuano a conquistare una fetta considerevole di turisti, con più dei due terzi dei tedeschi e svizzeri e quasi il 75% degli statunitensi e italiani che ne includono almeno una nel loro itinerario.
L’evoluzione delle prenotazioni e metodi di pagamento
Negli ultimi due anni, si è registrato un notevole cambiamento nelle modalità di prenotazione e nei metodi di pagamento scelti dai turisti. A fronte di un incremento della cultura del viaggio flessibile, si segnala un aumento significativo degli italiani che optano per alloggi con possibilità di modifica o cancellazione delle prenotazioni: dal 34% nel 2022 al 51% nel 2024, un chiaro segnale dell’esigenza crescente di sicurezza e flessibilità nel planning dei viaggi.
In particolare, la facilità d’accesso al pagamento rateizzato e la crescente diffusione dell’opzione Buy Now Pay Later influenzano fortemente le decisioni di acquisto. Le statistiche parlano chiaro: il 18% degli italiani e il 36% degli statunitensi considerano questa modalità di pagamento un fattore decisivo nella scelta dei loro pacchetti viaggio, dimostrando così un’attenzione sempre maggiore a soluzioni che permettano una gestione flessibile delle spese.
Sostenibilità e attenzione ambientale
Un altro aspetto rilevante che emerge dalla ricerca è l’attenzione crescente dei turisti verso la sostenibilità. Il 37% dei viaggiatori americani ricerca informazioni sulla sostenibilità dei servizi offerti prima di prendere decisioni di prenotazione. Al contrario, le percentuali si riducono notevolmente per i turisti italiani e tedeschi, rispettivamente al 14% e 15%. Questi dati pongono in risalto la necessità di un cambiamento della mentalità verso viaggi più responsabili e consapevoli.
La pratica dell’holiday working, sporadicamente presente tra i viaggiatori europei, risulta consolidata tra gli statunitensi e svizzeri, segnalando una nuova dimensione del viaggio che unisce lavoro e svago in un’unica esperienza, senza compromettere il tempo libero.
L’uso della tecnologia nel settore dei viaggi
La tecnologia si dimostra compagna inseparabile del viaggio moderno, e le differenze tra i vari Paesi sono notevoli. Gli statunitensi, in particolare, fanno largo uso di strumenti digitali sia nella fase di ricerca ispirativa che durante la prenotazione. Secondo Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Travel Innovation, il 38% dei turisti americani utilizza intelligenza artificiale generativa come supporto per la pianificazione dei propri viaggi, in contrapposizione al 15% degli italiani. Questo fossato tecnologico riflette le modalità diverse con cui ciascuna nazione affronta la doppia esigenza di comodità e innovazione.
Inoltre, la disponibilità a condividere dati biometrici per rendere più rapida l’esperienza di check-in è elevata, con circa la metà dei viaggiatori disposti a farlo. Tuttavia, la preoccupazione per la riservatezza rimane un tema centrale, con minore disponibilità a condividere informazioni riguardanti le proprie abitudini di consumo. Questo sottolinea un crescente bisogno di equilibrare facilità d’uso e rispetto della privacy nel settore dei viaggi.