Il 10 gennaio 2024 per il gas e l’1 aprile 2024 per l’elettricità segneranno la fine del mercato tutelato in Italia, come stabilito dal Decreto legge Energia approvato dal Consiglio dei ministri. Questo evento avrà un impatto significativo su circa 9,5 milioni di famiglie e partite Iva. Nonostante le discussioni precedenti sulla possibilità di una proroga, questa opzione è stata esclusa, suscitando preoccupazioni e richieste di intervento da parte di vari attori politici.
Il Decreto Energia ha confermato che non ci sarà alcuna proroga per il mercato tutelato, portando a un inevitabile passaggio al mercato libero. Le tariffe, precedentemente fissate dallo Stato, saranno ora determinate dalla concorrenza. Questa decisione avrà un impatto diretto su milioni di consumatori italiani, che dovranno sottoscrivere nuovi contratti entro la metà del prossimo anno.
Circa 9,5 milioni di famiglie e partite Iva dovranno affrontare un cambiamento sostanziale nella gestione delle proprie bollette. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha annunciato la creazione di un tavolo per studiare modalità di passaggio “morbide” e non traumatiche per le famiglie coinvolte. Il passaggio coinvolgerà sia i clienti vulnerabili, con condizioni economiche svantaggiate, disabilità o età superiore ai 75 anni, sia quelli non vulnerabili che dovranno decidere se conservare l’attuale operatore o rivolgersi ad altri venditori.
Il vicepremier Salvini ha espresso la sua preoccupazione, definendo la situazione un “errore” che potrebbe essere risolto con il dialogo. Tuttavia, il Partito Democratico ha lanciato un appello al governo per una proroga delle misure sul mercato tutelato, sottolineando i potenziali aumenti dei prezzi del gas e dell’energia che potrebbero colpire 5 milioni di piccoli utenti dal 31 marzo 2024.
Il dibattito politico è acceso, con il leader di Fratelli d’Italia sostenendo che la mancata proroga è responsabilità del PD e del M5S. Mentre Salvini si dice favorevole a una proroga, il Movimento Cinque Stelle si interroga sulle divisioni interne alla maggioranza. Facile.it rivela che oltre 13 milioni di italiani ignorano la chiusura del mercato tutelato, sollevando preoccupazioni sulla loro preparazione al passaggio al mercato libero.
L’abolizione del mercato tutelato è un passo significativo nell’ambito dell’energia italiana, suscitando preoccupazioni e richieste di intervento da parte di diversi attori politici. Mentre il governo affronta critiche e richieste di proroga, i consumatori si preparano ad affrontare un futuro di incertezza con la transizione al mercato libero.
This website uses cookies.