Emiliano Viviano racconta la pressione dei tifosi a Napoli: “Cinquemila motorini ti circondano”

Emiliano Viviano racconta la sua esperienza da calciatore a Napoli, evidenziando l’intensa passione dei tifosi e le sfide emotive che i giocatori affrontano durante le partite in trasferta.
Emiliano Viviano racconta la pressione dei tifosi a Napoli: “Cinquemila motorini ti circondano” - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Emiliano Viviano, ex portiere di Serie A, ha recentemente condiviso la sua esperienza da calciatore nelle partite in trasferta a Napoli, svelando un lato meno noto del mondo del calcio. La sua testimonianza mette in luce la passione dei tifosi napoletani e le situazioni peculiari che i calciatori devono affrontare nei momenti precedenti le partite. Viviano, che ora gioca nella Kings League con l’Italia, ha parlato ai microfoni di Tv Play, inclusa una discussione sui recenti eventi legati allo sfottò tra le tifoserie.

L’esperienza di Viviano con i tifosi napoletani

Durante la trasmissione su Tv Play, Emiliano Viviano ha descritto in modo dettagliato l’atmosfera che si respira a Napoli quando si gioca una partita. Secondo il portiere, il tragitto dall’hotel allo stadio rappresenta un vero e proprio viaggio attraverso un campo di battaglia emotivo. “A Napoli ti circondano cinquemila motorini che ti seguono e ti dicono di tutto,” ha affermato, descrivendo come i tifosi siano sempre presenti, pronti a manifestare il loro supporto e, a volte, anche il loro disappunto verso le squadre avversarie. È una realtà che può risultare intimidatoria per chi si trova in campo.

Viviano ha ricordato che, appena esci per una passeggiata, le offese iniziano immediatamente, soprattutto se indossi la tuta di una squadra avversaria. Si tratta di un fenomeno unico, secondo l’ex calciatore, che avverte come simili pressioni non si verifichino con la stessa intensità in altre città, come Firenze. La sua esperienza sottolinea come la cultura calcistica a Napoli sia intrinsecamente legata alla passione e talvolta all’animosità dei tifosi.

La controversia sulle parole di Spalletti

Viviano ha colto l’occasione per commentare l’intervento di Luciano Spalletti, ex allenatore del Napoli, riguardo agli insulti ricevuti in occasione di una partita contro la Fiorentina. Spalletti, nell’acceso dibattito sulla discriminazione e gli insulti ricevuti in campo, aveva dichiarato che a Napoli non succedeva un fenomeno simile. Secondo Viviano, però, queste affermazioni rientrerebbero in una retorica “populista”.

Il portiere ha riportato un’esperienza personale, chiarendo che a Napoli le offese sono una costante anche al di fuori del contesto calcistico, sebbene i tifosi non siano volti a creare situazioni pericolose. In questo senso, ha suggerito che l’incitamento e le provocazioni fanno parte del gioco e che esperienze simili si trovano in diverse città italiane, ma con sfumature differenti.

La realtà degli insulti nelle diverse città italiane

Viviano ha proseguito parlando del clima di tensione che si respira anche in altre città, come Genova, Bergamo e Parma, dove gli insulti non mancano, specialmente in alcune aree della Toscana. “A Firenze posso testimoniare che la tribuna rompe i co*oni più di altri stadi,” ha affermato, evidenziando che ogni stadio ha il suo carattere e la sua “tradizione” di sfottò e insulti.

L’ex portiere ha parlato dell’intensità dei cori e delle provocazioni, specificando che a Napoli l’ambiente è molto carico e che anche se lontani dal campo, i tifosi riescono a farsi sentire. Con una certa nostalgia, ha aggiunto che gli insulti possono arrivare da qualsiasi parte e che queste esperienze fanno parte della vita da calciatore, con tutte le emozioni e le pressioni che comportano.

Viviano ha citato anche episodi vissuti prima di raggiungere lo stadio San Paolo, descrivendo l’esperienza di passare attraverso un “tunnel” di motorini che ti inseguono, una scena quasi surreale che riflette la passione arrembante dei tifosi napoletani, ma che non è esclusiva di Napoli. La sua testimonianza serve a sottolineare quanto siano profondamente radicate le emozioni nel contesto calcistico italiano, rendendo ogni partita un evento unico e imperdibile.

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