L’aumento dei casi di lingua blu in Sardegna ha portato Coldiretti a chiedere misure straordinarie per affrontare un’emergenza sanitaria che sta mettendo in ginocchio il settore degli allevamenti. Con danni stimati superiori ai 25 milioni di euro, l’organizzazione agricola ha sollecitato la creazione di un’unità di crisi permanente e di un tavolo tecnico per gestire la situazione insostenibile degli allevatori sardi, gravemente colpiti dalla malattia. Sono attualmente più di 124 mila gli animali infetti nell’isola e oltre 17 mila i decessi registrati, con la presenza di più di tremila focolai.
La situazione attuale della lingua blu in Sardegna
Negli ultimi mesi, l’epidemia di lingua blu ha raggiunto livelli preoccupanti in Sardegna. Secondo i dati forniti dall’Istituto Zooprofilattico della Sardegna, il contagio ha superato le aspettative, con un numero crescente di animali infetti e decessi. Le autorità sanitarie hanno riportato che i casi sono in aumento e, nonostante gli sforzi per contenere la malattia, la situazione sta rapidamente diventando critica.
Questa malattia virale colpisce principalmente gli ovini, ma anche i bovini, causando un elevato tasso di mortalità e danni economici notevoli. L’incapacità di contenere il virus e la mancanza di azioni preventive tra il mese di gennaio e la dichiarazione dell’emergenza attuale hanno contribuito a un’escalation del problema. Negli anni passati, nel 2000, l’isola aveva già affrontato una crisi simile, ma adesso si teme che i danni possano essere ancora più gravi.
Coldiretti e le richieste al governo regionale
Coldiretti Sardegna ha espresso preoccupazione per la mancanza di risposte da parte della Regione, segnalando che le richieste di azioni preventive laggiù non hanno portato a risultati tangibili. Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore rispettivamente dell’associazione, hanno denunciato come gli allevatori stiano pagando un prezzo insostenibile. Una situazione che potrebbe essere stata evitata con una pianificazione adeguata e una strategia chiara volta a contrastare l’epidemia.
Per affrontare questa crisi, l’organizzazione ha sollecitato l’assemblea legislativa regionale a convocare urgentemente una seduta speciale. La richiesta è di approvare un ordine del giorno che preveda misure immediate, in virtù dell’articolo 102, per attivare fondi e risarcimenti a sostegno delle aziende agricole. È fondamentale che il governo si impegni a fornire gli aiuti necessari per evitare il collasso di un settore già fortemente provato da problemi economici.
Un piano d’emergenza per gli allevatori
Il piano d’emergenza proposto da Coldiretti prevede una combinazione di strategie per alleviare le difficoltà degli allevatori. Tra queste, non solo l’attivazione dei risarcimenti, ma anche la creazione di procedure snelle per la gestione delle pratiche burocratiche e l’implementazione di campagne informative per sensibilizzare le famiglie agrarie sulle misure di prevenzione contro il virus.
Inoltre, è essenziale che venga creata una task force dedicata a monitorare l’andamento dell’epidemia e comprendere come le misure adottate stiano influenzando la situazione sul campo. Solo attraverso un approccio coordinato e reattivo si potrà sperare di limitare i danni economici e sanitari causati dalla lingua blu, salvaguardando le famiglie degli allevatori e l’economia agricola sarda nel suo complesso.
Il futuro del settore degli allevamenti in Sardegna dipende da una risposta rapida e efficace da parte delle istituzioni e dalla volontà collettiva di superare questa emergenza.