Elezioni parlamentari olandesi: tutto quello che devi sapere sul voto di oggi

Olanda al voto per le elezioni parlamentari: una corsa serrata tra quattro forze politiche

Oggi in Olanda si svolgono le elezioni parlamentari, con una corsa estremamente serrata tra le prime quattro forze politiche del Paese. Secondo gli ultimi sondaggi, il distacco tra la prima e l’ultima sarebbe di soli 4-5 punti percentuali. Attualmente, si tratta di un testa a testa tra i populisti di destra del Partito per le Libertà (Pvv) di Geert Wilders e l’Alleanza di sinistra, sinistra verde e laburisti, di Frans Timmermans, entrambi al 18% secondo l’ultimo sondaggio di I&O. Seguono il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd) del premier uscente Mark Rutte, fermo al 17%, e i centristi del Nuovo Contratto Sociale (Nsc), al 14%.

Lunghe trattative per formare una coalizione di governo

Come da prassi per le elezioni parlamentari olandesi, è probabile che si svolgano lunghe trattative per formare una coalizione di governo. Durante la campagna elettorale, sono stati affrontati diversi temi, tra cui l’immigrazione, la crisi immobiliare e la transizione ecologica.

Un nuovo leader per i Paesi Bassi dopo 13 anni

Gli olandesi tornano a votare per le elezioni parlamentari anticipate, dopo la caduta del governo di coalizione guidato da Rutte. Il leader liberal-conservatore, noto come ‘Teflon’ per la sua resistenza al governo, ha annunciato le dimissioni dopo le “differenze inconciliabili” sulla politica migratoria. Questo significa che i Paesi Bassi avranno un nuovo leader per la prima volta dopo oltre 13 anni e quattro diversi governi di coalizione.

Un panorama politico frammentato e incerto

Nella storia del parlamento olandese, nessun singolo partito è mai riuscito a ottenere la maggioranza attraverso le elezioni. Il Paese è sempre stato governato da coalizioni, anche molto allargate. Negli ultimi decenni, la politica olandese ha visto un forte calo di consensi per i partiti di governo di centro-destra e di sinistra, favorendo la proliferazione di partiti minori. Nel Parlamento uscente si contano 20 formazioni e 26 sono in corsa questa volta, con 18 che potrebbero conquistare almeno un seggio. La disponibilità dei partiti minori a formare coalizioni di governo sarà ancora una volta decisiva.

I favoriti nella corsa a premier

A poche ore dal voto, è difficile fare previsioni su chi potrebbe essere il successore di Rutte. Tuttavia, ci sono quattro favoriti nella corsa a premier: Dilan Yeşilgöz-Zegerius per il Vvd, Frans Timmermans di Gl/Pvda, Peter Omtzigt del Nsc e Geert Wilders del Pvv. Nessuna delle forze in corsa sembra in grado di ottenere più del 26-27% dei seggi, quindi è probabile che il nuovo governo nasca dopo negoziati e trattative complesse.

Le proposte dei principali partiti

Il Vvd di Rutte, guidato ora da Dilan Yeşilgöz-Zegerius, punta a ridurre l’immigrazione e a diventare il primo partito a eleggere una donna come premier. L’Nsc, fondato da tre mesi, è guidato da Pieter Omtzigt, che si concentra sul “buon governo” e sul “fare politica in modo diverso”. L’alleanza di sinistra Gl/PvdA, tra il partito laburista e gli ecologisti di Sinistra Verde, è guidata da Frans Timmermans, che promette di ripristinare la fiducia nella politica, costruire un futuro sostenibile e un’Europa più forte. Il Pvv di Geert Wilders, invece, è in forte ascesa e spaventa l’Ue con i suoi discorsi che strizzano l’occhio a un possibile ‘Nexit’.

Un futuro incerto per i Paesi Bassi

I dibattiti televisivi degli ultimi giorni hanno rilanciato le possibilità di Wilders e fatto calare leggermente Omtzigt. Tuttavia, rimane probabile che Omtzigt faccia parte della coalizione di governo, poiché è disposto a trattare sia con la destra che con la sinistra. Se l’estrema destra del Pvv dovesse vincere, sarà difficile trovare altri partiti disposti a essere una forza di minoranza. Al contrario, in caso di vittoria del Vvd di Yesilgoz, è possibile che Wilders venga incluso nella maggioranza. Infine, se il centro-sinistra di Timmermans dovesse vincere, il leader europeista potrebbe governare solo con l’aiuto di partiti minori come i Democratici 66 e il Movimento Contadino (Bbb).

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