La scelta di personaggi famosi di rendere pubblica la diagnosi di un tumore
La decisione di personaggi noti nel mondo dello sport, dello spettacolo e della politica di condividere pubblicamente la loro diagnosi di tumore è stata elogiata come un gesto utile per tutti. Secondo Saverio Cinieri, presidente dell’Associazione italiana oncologia medica (Aiom), questa scelta “fa sentire meno soli i pazienti e favorisce la diffusione degli screening e delle informazioni necessarie alla prevenzione”. Cinieri ha espresso la sua gratitudine e ha inviato i suoi auguri a Eleonora Giorgi, che ha parlato apertamente del suo tumore al pancreas in un’intervista televisiva. Secondo Cinieri, “questo aiuta le persone a rendersi conto che il cancro riguarda tutti, investe tutti gli strati della nostra società, e i pazienti si sentono meno soli”.
L’importanza dell’outing nella lotta contro il cancro
Cinieri sostiene fermamente l’outing di personaggi famosi in situazioni come queste. Ha citato l’esempio di Angelina Jolie, che ha recentemente attirato l’attenzione sulle alterazioni del gene Brca1 e sui rischi di sviluppare determinati tipi di tumore al seno e all’ovaio. “Il fatto di parlarne ha spinto molte donne a sottoporsi a screening, a indagare sulla propria storia familiare e a prendere misure preventive. Le conseguenze positive dell’outing sono significative”, ha affermato Cinieri.
La cerimonia inaugurale del cinquantennale di Aiom e la presenza di testimonial di guarigione
Per celebrare il cinquantenario dell’Aiom, Cinieri ha voluto che tre persone che hanno affrontato e superato il cancro fossero presenti sul palco durante la cerimonia inaugurale. Questi testimonial di speranza sono Carolyn Smith, Giovanni Tommaso, fondatore del gruppo jazz Perigeo, e Albano Carrisi. Secondo Cinieri, questa scelta ha contribuito a rafforzare il legame tra il mondo dell’oncologia, lo spettacolo e lo sport, che svolgono un ruolo fondamentale nell’informare meglio la popolazione sulla malattia.
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