Educazione finanziaria e benessere economico: l’iniziativa di Banca d’Italia e Ocse per migliorare la gestione delle finanze personali

Quale ruolo può svolgere la cultura finanziaria nel promuovere il benessere economico e finanziario?

Oggi si discute del ruolo della cultura finanziaria nel sostenere il benessere economico e finanziario individuale e collettivo nel corso del Simposio internazionale sull’alfabetizzazione finanziaria organizzato dalla Banca d’Italia in collaborazione con l’Ocse/Infe. L’obiettivo di questo network internazionale è quello di promuovere l’educazione finanziaria attraverso strategie nazionali, iniziative formative e soluzioni innovative.

Politiche per le persone finanziariamente vulnerabili

Durante la prima sessione del Simposio, si discute delle politiche di educazione finanziaria a sostegno delle persone finanziariamente vulnerabili. Queste persone possono variare da paese a paese, a seconda dei contesti socio-economici e delle cause che le rendono vulnerabili. I migranti, le donne e i giovani sono i gruppi che richiedono maggiore attenzione e politiche mirate per promuovere la loro inclusione finanziaria e il loro empowerment. Inoltre, è fondamentale iniziare a educare i giovani fin da piccoli, soprattutto nei paesi con un alto tasso di disagio sociale, per rompere il circolo vizioso della povertà. Durante questa sessione, responsabili delle politiche di educazione finanziaria di diversi paesi condivideranno le loro esperienze e strategie.

Misurare l’alfabetizzazione finanziaria

Nella seconda sessione del Simposio, si discute dei livelli di alfabetizzazione finanziaria nel mondo e delle implicazioni per le strategie di educazione finanziaria. La misurazione di questi livelli è fondamentale per individuare i target delle politiche e monitorare i progressi. L’Ocse/Infe coordina un esercizio di misurazione a cui partecipano sempre più paesi. Durante questa sessione, i relatori confronteranno i risultati delle indagini sui livelli di alfabetizzazione finanziaria, inclusa quella digitale, nelle diverse fasce della popolazione. Si discuterà anche della diversità dei risultati nei paesi con una popolazione più anziana, come l’Italia, dove i livelli di alfabetizzazione finanziaria possono essere più bassi per diverse ragioni.

Le sfide dell’educazione finanziaria

Nell’ultima sessione del Simposio, si affrontano le sfide dell’educazione finanziaria e l’efficacia dei programmi esistenti. Quali programmi funzionano davvero e per quanto tempo producono effetti? Come si possono misurare i risultati e raggiungere efficacemente i destinatari? La Banca d’Italia ha valutato l’efficacia del suo programma di educazione finanziaria per le scuole in collaborazione con il Politecnico di Milano. Lo studio ha dimostrato che il programma è in grado di migliorare l’alfabetizzazione finanziaria degli studenti, soprattutto quelli provenienti da contesti socio-economici svantaggiati. Questo dimostra che la scuola, con insegnanti adeguatamente formati, può contribuire a ridurre le disparità di competenze finanziarie tra i giovani provenienti da contesti familiari diversi.