Il mercato del libro in Italia: sfide e richieste degli editori indipendenti
Il panorama editoriale italiano non è incoraggiante, soprattutto per gli editori indipendenti. Andrea Palombi, presidente dell’Associazione degli Editori Indipendenti-Adei, sottolinea che diventa sempre più difficile fare l’editore in Italia, con conseguenze negative per il Paese e i lettori. Uno dei problemi principali è l’aumento dei costi di produzione e distribuzione, come ad esempio il costo della carta che è aumentato del 40% in due anni. Questa situazione sta erodendo i margini di profitto, soprattutto per i piccoli editori che non possono contare sulla sinergia tra distribuzione e catena di librerie dei grandi gruppi.
Una delle richieste più urgenti degli editori indipendenti è la ripresa della bozza di legge per il libro, che era stata elaborata nella passata legislatura ma poi è stata dimenticata. Questa legge avrebbe fornito un supporto importante a tutta la filiera editoriale. Palombi fa notare che esiste una legge per il cinema che stanzi fino a 750 milioni di euro all’anno, ma non c’è una legge equivalente per il libro. Gli editori indipendenti chiedono quindi che venga riaperto un tavolo di discussione per un intervento organico sul settore editoriale.
Un’altra incongruenza evidenziata da Palombi riguarda la detrazione fiscale per gli acquisti di carta per giornali e periodici, che non è estesa agli editori di libri. Sarebbe semplice ed economico estendere questa detrazione anche agli editori di libri. Gli editori indipendenti svolgono un ruolo importante nella scoperta e nella ricerca di nuovi talenti, spesso fornendo materiale anche ai grandi editori. Palombi sottolinea che l’unico editore indipendente in Italia ad aver pubblicato il Premio Nobel per la Letteratura 2022 Annie Ernaux è L’Orma. Inoltre, sarebbe giusto pensare a detrazioni fiscali sull’acquisto di libri, per favorire la diffusione della cultura.
Palombi esprime preoccupazione anche per la cancellazione del decreto per le biblioteche che prevedeva fondi per l’acquisto di libri e per la riduzione del bonus 18App, che era un incentivo importante per la cultura e il merito. Inoltre, l’Italia sarà Paese Ospite alla Buchmesse di Francoforte nel 2024 e Palombi auspica un dialogo con l’Ice- Istituto Commercio Estero per rappresentare al meglio l’editoria italiana. Tuttavia, sembra che l’amministrazione pubblica voglia dialogare solo con un’associazione di editori, creando perplessità. Anche con l’Associazione Italiana Editori ci sono ostilità verso Adei, nonostante ci siano battaglie comuni come il problema della carta. Un altro tema importante è la traduzione delle opere italiane all’estero, che è complicata perché l’editore italiano deve anticipare i soldi, poiché l’amministrazione pubblica italiana non può inviare contributi finanziari all’estero.
In conclusione, gli editori indipendenti in Italia si trovano di fronte a sfide significative e chiedono un intervento concreto da parte del governo per sostenere il settore editoriale.
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