Dottoressa uccisa: il movente del delitto svelato in un intricato giallo

20231118 SANTA CRISTINA D'ASPROMONTE CLJ Omicidio di Francesca Romeo, guardia medica presso il comune aspromontano, uccisa la mattina, alla fine del turno. Il marito che l'accompagnava risulta ferito. Foto: ANSA/Marco Costantino

Un delitto misterioso scuote la comunità locale

Un delitto sconcertante ha colpito la dottoressa Francesca Romeo, che è stata uccisa in un agguato mentre tornava a casa con suo marito, Antonio Napoli, che è rimasto ferito ma non in modo grave. La coppia stava rientrando dopo il turno di lavoro alla guardia medica di Santa Cristina d’Aspromonte. L’investigatore che sta seguendo il caso ha definito l’omicidio “strano”, poiché non sembra esserci un motivo evidente dietro l’agguato.

Amici e conoscenti di Francesca e Antonio li descrivono come persone perbene e riservate. Non sembra esserci nulla nella loro vita che possa giustificare un attacco del genere, che, secondo le prime ipotesi degli investigatori, non sarebbe collegato alla criminalità organizzata.

Le autorità locali, tra cui i magistrati della Procura di Palmi guidati da Emanuele Crescenti e gli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Taurianova, stanno attualmente cercando di ricostruire la vita della dottoressa e le sue conoscenze. Sperano che queste informazioni possano fornire una spiegazione per l’omicidio. Oggi è stato interrogato il marito, nella speranza che possa fornire informazioni utili per indirizzare le indagini in una direzione specifica.

Articolo originale: “Un delitto al momento inspiegabile – “strano” come lo definisce un investigatore – quello della dottoressa Francesca Romeo, uccisa stamani in un agguato mentre, in auto col marito Antonio Napoli rimasto lievemente ferito, rientrava a casa dopo il turno alla guardia medica di Santa Cristina d’Aspromonte.

Chi conosce marito e moglie, che non avevano figli, parla di persone perbene, riservate. Niente, dunque, che possa giustificare un agguato compiuto con modalità ‘ndranghetiste ma che, secondo le prime ipotesi degli investigatori, non sarebbe legato alla criminalità organizzata.

I magistrati della Procura di Palmi diretta da Emanuele Crescenti e gli investigatori della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Taurianova stanno adesso cercando di ricostruire la vita della dottoressa, le sue conoscenze, per cercare di dare un perché all’omicidio. Gli inquirenti hanno sentito stamani il marito nella speranza di avere da lui notizie utili per indirizzare le indagini verso una pista definita.”

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