In un’intervista rilasciata all’Adnkronos, Donatella Rettore si è aperta sul suo nuovo progetto musicale, anticipando il lancio del suo attesissimo album “Antidiva putiferio”, previsto per il 10 gennaio. Con 14 anni di silenzio discografico alle spalle, la cantante affronta le tematiche della musica contemporanea, esprimendo la sua visione sull’industria musicale attuale e i giovani artisti.
Il nuovo album “antidiva putiferio”
Dopo un lungo periodo di assenza dal panorama musicale, Donatella Rettore torna con un nuovo lavoro che promette di sorprendere i fan e non solo. Il titolo “Antidiva putiferio” racchiude in sé la sua essenza: una figura artistica che si distacca dagli stereotipi e dalle convenzioni. L’album conterrà dodici tracce inedite, frutto di collaborazioni con nomi noti della scena italiana come Beatrice Quinta, Ditonellapiaga, Tancredi, La Sad e BigMama. Una particolarità del progetto è la cover di “Ventilatore”, realizzata in collaborazione con Marta Tenaglia, che arricchisce ulteriormente il repertorio dell’artista.
Rettore racconta di come questo album sia il risultato di un intenso scambio con la Generazione Z, che lei considera affascinante e meritevole di difesa. La cantante ha sottolineato il parallelismo tra le aspirazioni dei giovani di oggi e quelle della sua generazione agli albori degli anni Ottanta. Si è espressa con una certa ironia nei confronti della nostalgia per i decenni passati, ribadendo che la musica degli anni ’80 ha avuto un impatto significativo e che spesso viene sottovalutata.
L’apprezzamento per la generazione z e i colleghi artisti
Rettore ha anche speso parole di apprezzamento per vari artisti del panorama musicale attuale, non limitandosi solo ai giovani talenti. Ha citato colleghi come Raf, Eros Ramazzotti e il suo mito Alan Sorrenti, ma ha anche menzionato Tananai tra le nuove leve che stanno emergendo con successo. La sua apertura nei confronti della nuova musica e dei nuovi artisti riflette una mentalità che cerca di unire le generazioni, piuttosto che dividerle.
Con un tono provocatorio, ha lanciato l’idea di un FestivalSocial, dimostrando così la sua voglia di esplorare nuove modalità di espressione musicale, rispetto all’attuale centralità di Sanremo. La Rettore mette in evidenza l’importanza di creare occasioni diverse per far emergere i talenti, citando eventi come quelli di Saint Vincent e Riva del Garda, che considera un’alternativa interessante.
Libertà di espressione e opinioni su tony effe
Un’altra tematica affrontata durante l’intervista è stata la libertà di espressione in campo musicale. Commentando le polemiche attorno a Tony Effe, prossimo protagonista del Festival di Sanremo 2025, Rettore ha difeso la libertà artistica. Sicuramente al centro di molte critiche, Effe ha visto brani come “Cobra” oggetto di censura, sollevando questioni importanti riguardo ai temi e ai messaggi delle canzoni. Rettore si è schierata al fianco del giovane artista, sostenendo che è fondamentale esprimersi senza paura, e lo ha incoraggiato a continuare su questa strada, evidenziando che la musica deve avere la libertà di trattare vari argomenti.
La cantante ha richiamato l’attenzione sulla censura che può colpire le espressioni artistiche e sulla discutibile distinzione con la quale alcuni brani vengono giudicati in base al genere del cantante, avallando l’idea di una giusta libertà d’espressione.
Il ruolo di coach a ‘ora o mai più’
Oltre a lanciare il suo nuovo album, Donatella Rettore sarà anche tra i protagonisti del programma “Ora o mai più”, condotto da Marco Liorni. In questo contesto, avrà il compito di fare da coach a Carlotta, un’artista emergente. La Rettore si è dimostrata entusiasta dell’opportunità e del suo ruolo di mentor. Ha dichiarato che intende aiutare Carlotta a presentarsi al meglio, creando un giusto equilibrio tra professionismo e libertà di espressione artistica.
In un messaggio per gli artisti emergenti, ha esortato a mantenere viva l’energia del dilettante, affermando che la perfezione possa risultare poco autentica. Ha inoltre parlato dell’uso dell’autotune, sottolineando come vada utilizzato con moderazione, dando importanza all’originalità e all’autenticità nella musica.
La sua visione sul ritiro e sulla carriera
Infine, il discorso di Rettore ha toccato anche la questione dei ritiri artistici che spesso vengono annunciati alla stampa. Con un pizzico di ironia, ha rivelato che ogni giorno riflette su un possibile ritiro, ma se mai dovesse avvenire, lo farebbe senza clamori e senza annunci ufficiali. La sua carriera nel mondo della musica continua a evolversi, dimostrando come la passione e l’impegno nel suo lavoro possano restare autentici, al di là delle tendenze e dei cambiamenti del settore.