Secondo i dati dell’Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato dell’Inps, nel 2022 la differenza salariale tra uomini e donne nel settore privato è di 7.922 euro. La retribuzione media annua complessiva in Italia è di 22.839 euro, ma gli uomini guadagnano in media 26.227 euro, mentre le donne solo 18.305 euro. Le differenze salariali sono più marcate tra le diverse regioni, con il Nord che registra le retribuzioni medie più alte (26.933 euro) e il Sud e le Isole che hanno medie inferiori (16.959 e 16.641 euro).
L’Inps ha rilevato che il divario salariale è significativamente correlato alla maggiore presenza di lavoro part-time tra le donne. Nel 2022, il 49% delle donne ha avuto almeno un rapporto di lavoro part-time, rispetto al 21% degli uomini. Nel complesso, nel 2022 oltre un terzo dei lavoratori (33,3%) ha avuto almeno un rapporto di lavoro part-time durante l’anno. Questo fenomeno è in crescita, con il livello massimo raggiunto nel 2019 (34,5%) rispetto al 23,3% del 2008.
Nonostante la crescita del numero di dipendenti privati (+4,3% rispetto al 2021) e imprese (+1,6% rispetto all’anno precedente), il divario di genere persiste nel mondo del lavoro. Questo divario non riguarda solo la retribuzione, ma anche altre forme di trattamento discriminatorio.