In occasione della Festa del Cinema di Roma, è stata presentata in anteprima la docuserie ‘Distances. La vita va avanti, più lontano’, un’opera significativa parte della campagna ‘È tempo di vita’. Questo progetto è nato con l’intento di fornire un supporto emotivo, informativo e pratico a tutte le donne che stanno affrontando la battaglia contro il cancro al seno, mirando a migliorare il loro benessere complessivo. La serie, realizzata da Novartis in collaborazione con Salute Donna Onlus, illustra le storie autentiche di sei donne – Claudia, Marina, Chiara, Clara, Anna e Maria – ognuna con esperienze diverse legate alla malattia, ma unite dalla forza e dalla determinazione nel continuare a vivere con dignità e speranza.
La forza della narrazione autentica nelle storie di sei protagoniste
La docuserie ‘Distances’ non si limita a descrivere una malattia, ma si addentra in dettagli profondi e personali delle vite delle protagoniste. Queste donne, rappresentanti dell’associazione Salute Donna Onlus, condividono esperienze che mettano in risalto come il tumore al seno, pur essendo un’esperienza significativa, non definisce completamente la loro identità . Attraverso il racconto delle loro sfide quotidiane e delle conquiste personali, ‘Distances’ mostra come la malattia possa essere affrontata con resilienza e coraggio.
La serie esplora vari aspetti delle vite delle protagoniste, evidenziando tanto le difficoltà fisiche legate alla malattia quanto gli impatti emozionali e relazionali. Le storie sono costruite attorno a momenti di vulnerabilità e di crescita, presentando una narrazione che onora la complessità dell’esperienza di vivere con un cancro. Ogni episodio invita lo spettatore a riflettere su come sia possibile trovare una nuova forma di normalità , anche in mezzo alla tempesta di una diagnosi inquietante. Le protagoniste si raccontano, ognuna con la propria voce e la propria storia, contribuendo a un messaggio comune: la vita continua, e la ricerca di gioia e significato è sempre possibile.
In un contesto dove il tumore al seno rappresenta una delle diagnosi oncologiche femminili più comuni, con circa 55.900 nuovi casi stimati nel 2023, la serie si propone di normalizzare il dialogo su questo argomento, affrontando anche i tabù e le paure che circondano la malattia.
La ricerca scientifica e il miglioramento della qualità della vita
La salute delle donne con tumore al seno è diventata una priorità per il Sistema Sanitario Nazionale. Con il 30% delle diagnosi oncologiche femminili, è fondamentale comprendere come i progressi nella ricerca scientifica e nell’innovazione farmaceutica possano trasformare le esperienze di queste pazienti. Grazie a nuove terapie e approcci terapeutici, ora è possibile non solo migliorare la lunghezza della vita, ma anche ottimizzare la qualità della vita durante e dopo i trattamenti.
Questo approccio olistico alla cura delle pazienti considera non solo l’efficacia dei trattamenti clinici, ma anche il benessere globale delle donne. È essenziale riconoscere e trattare le dimensioni emotive e psicologiche della malattia, fornendo supporto alle pazienti affinché possano mantenere l’equilibrio mentale e relazionale necessario per affrontare le sfide quotidiane. L’aspetto umano e relazionale del percorso di cura è diventato un elemento centrale nell’assistenza, riflettendo l’importanza di preservare l’integrità delle relazioni e l’intimità durante i trattamenti.
Alessandra Fabi, responsabile del polo di medicina di precisione in senologia al Policlinico Gemelli di Roma, sottolinea che “ogni donna ha una storia unica” e che la personalizzazione dei trattamenti è fondamentale per migliorare la qualità di vita delle pazienti.
L’impatto della malattia sulla vita delle donne e il desiderio di sostegno
In Italia, oltre 830.000 donne convivono attualmente con una diagnosi di tumore al seno. Nonostante l’aggravarsi della situazione, il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi ha raggiunto quota 88%, grazie ai continui progressi nella scienza medica. La diagnosi precoce, in particolare, è cruciale: non solo migliora le probabilità di guarigione, ma riduce anche le esigenze di trattamenti invasivi e il rischio di recidive.
Paolo Marchetti, direttore scientifico dell’IDI-IRCCS di Roma, afferma che un approccio personalizzato ai trattamenti consente di rispondere efficacemente alle specifiche necessità di ogni donna, facilitando così un percorso di cura meno invasivo e più rispettoso della qualità di vita. È fondamentale anche accrescere la consapevolezza sul rischio di recidive, specialmente nelle prime fasi della malattia, continuando a investire nella ricerca che integri la persona nella sua complessità .
La serie ‘Distances’ va oltre le sole narrazioni cliniche, intende alimentare un conversazione aperta sul tumore al seno per combattere il silenzio e le barriere emotive che spesso circondano questa condizione. Con una narrativa potente, il progetto si propone di rompere il tabù, creando un dialogo onesto e promuovendo l’empowerment attraverso l’ascolto delle esperienze di vita delle donne.
In questo modo, Novartis non solo offre trattamenti innovativi, ma rinnova il suo impegno nel sostenere le donne come soggetti a pieno titolo, portando a galla le loro storie e incoraggiando altre a fare lo stesso. ‘Distances. La vita va avanti, più lontano’, è disponibile sul sito etempodivita.it/distances e tramite i canali social della campagna.