In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli fa il punto sui provvedimenti in corso. Uno dei principali obiettivi è l’attuazione della legge delega per l’implementazione del progetto di vita e l’avvio dell’iter di accertamento dell’invalidità civile, semplificando le procedure e riducendo le visite ripetute nel tempo. Inoltre, è stata istituita la figura del Garante nazionale per le persone con disabilità e approvata una legge per la riqualificazione delle pubbliche amministrazioni.
Sono stati avviati tavoli di lavoro per rivedere la legge sull’eliminazione delle barriere architettoniche e garantire l’accessibilità universale. Inoltre, si sta lavorando per modificare la legge del Dopo di noi, per scrivere un testo unico per la disabilità e per riconoscere il caregiver familiare. Il governo ha stanziato 77 milioni di euro per progetti sociali per l’autismo e ha ripartito il fondo per il sostegno all’ipoacusia e all’autonomia e comunicazione. Il Fondo per le periferie inclusive è stato destinato alle città più grandi e sono in arrivo progetti con gli Enti del Terzo settore.
La ministra Locatelli sottolinea l’importanza di valorizzare i percorsi di inserimento lavorativo e le figure intermediarie che possono fornire supporto. È stato riorganizzato l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e entro un anno sarà presentato il Piano nazionale per la disabilità, che sarà firmato dal Presidente della Repubblica. La ministra sottolinea che è necessario lavorare insieme per invertire le priorità e accelerare il processo di inclusione. Il diritto alla felicità deve essere rispettato e garantito a tutti, senza etichette o discriminazioni.
In conclusione, il progresso verso l’inclusione delle persone con disabilità richiede un impegno condiviso e consapevole da parte di tutti. È fondamentale rispettare e valorizzare ogni individuo, riconoscendo che la disabilità non è un’etichetta o una malattia, ma una caratteristica che non deve limitare la dignità e i diritti di una persona. Il cambiamento di prospettiva in atto richiede un’azione concreta e un impegno costante per garantire un futuro più inclusivo e equo per tutti.
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