L’assemblea della Lega Serie A ha accettato l’offerta di Dazn e Sky per i diritti tv del campionato italiano di calcio. L’accordo prevede un contratto di cinque anni, a partire dal 2024/25 fino al 2028/29, del valore di 900 milioni di euro a stagione. Di questi, circa 700 milioni saranno forniti da Dazn, tramite la piattaforma OTT, e altri 200 milioni da Sky, pay-tv di Comcast. Questa cifra rappresenta una leggera diminuzione rispetto ai 927,5 milioni di euro del triennio precedente.
La scelta delle società
Le società di calcio hanno preferito proseguire con l’attuale struttura, scartando l’ipotesi di un canale di Lega. Dazn trasmetterà 10 partite, di cui 3 in co-esclusiva, garantendo così una maggiore visibilità al campionato italiano.
Il revenue sharing
L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha spiegato che il contratto prevede uno strumento di revenue sharing con Dazn. La base del revenue sharing è di 750 milioni di euro di fatturato per Dazn, che potrebbe superare di gran lunga la cifra del triennio precedente, arrivando a un miliardo di euro. In caso di fatturato superiore, la cifra verrà divisa al 50% tra la Lega e la piattaforma.
Numeri e proiezioni
De Siervo ha sottolineato che si tratta di una scelta conservativa e che i numeri, tra costi tecnici e ricavi, supereranno il miliardo di euro medio nei cinque anni. Si prevede un aumento di 60 milioni di euro di ricavi aggiuntivi. Inoltre, vanno considerati anche i 47 milioni di euro di costi tecnici di investimenti dai broadcaster.
Le critiche di De Laurentiis
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha interrotto la conferenza stampa dell’amministratore delegato della Lega Serie A per criticare l’offerta di Sky e Dazn. Secondo De Laurentiis, quest’accordo rappresenta una sconfitta per il calcio italiano e le due emittenti non sono competenti e non fanno bene al calcio italiano.
In conclusione, nonostante le critiche di alcuni presidenti di club, l’accordo tra la Lega Serie A, Dazn e Sky rappresenta una conferma della presenza delle due emittenti nel panorama televisivo del calcio italiano per i prossimi cinque anni.