Le nuove regole del patto di stabilità devono valorizzare e tutelare gli investimenti, che sono importanti per lo sviluppo a lungo termine. Il dibattito su questo argomento non dovrebbe limitarsi a questioni tecniche e burocratiche, ma dovrebbe rappresentare un’opportunità per definire una nuova visione storica, prendendo in considerazione il benessere dei cittadini, la loro salute, l’ambiente, le giovani generazioni e la qualità dell’istruzione, nonché gli anziani e l’assistenza che ricevono. Le Regioni devono contribuire a questo dibattito europeo avanzando proposte in questa direzione.
È importante che ognuno di noi giochi un ruolo nella costruzione del futuro, mettendo in mostra le proprie capacità in una prospettiva di solidarietà e interdipendenza. In particolare, è necessario concentrarsi sull’internazionalizzazione delle imprese e sull’attrazione di investimenti, basandosi sull’innovazione e l’internazionalizzazione, fondamentali per la crescita dei territori. Allo stesso tempo, bisogna ridurre la dipendenza da paesi che non hanno ancora raggiunto un livello sufficiente di democrazia, accorciando le catene di produzione.
Le Regioni e le Province autonome sostengono pienamente la candidatura di Roma per l’esposizione universale del 2030, che rappresenta un’opportunità non solo per la Capitale, ma per tutto il Paese. Questa esposizione universale può portare benefici significativi per l’Italia nel suo complesso.