Di Battista e Bocchino su Gaza: il video che si diffonde sui social arabi

Un video virale sui social media sta attirando l’attenzione di molti utenti, condiviso persino sull’account Facebook di Tv Palestine, di Ramallah nella Cisgiordania. Il protagonista del video è Alessandro Di Battista, noto scrittore e politico italiano, che ha preso parte alla trasmissione televisiva Di Martedì su La7. Durante la trasmissione, Di Battista si è scontrato con Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d’Italia, in difesa di Gaza e della Palestina.

Con veemenza, Di Battista ha condannato l’attentato terroristico di Hamas, ma ha anche sollevato una domanda: perché non si è mai parlato dell’occupazione militare che dura da 17 anni? Ha definito Gaza come un “carcere al cielo aperto” e un “lager”, sottolineando che la popolazione palestinese è la più dimenticata del pianeta.

Il video virale ha riportato anche un vecchio intervento di Di Battista, datato circa un anno fa, sempre su La7. In quell’occasione, il politico criticava l’Occidente per gli aiuti militari all’Ucraina, sottolineando che la Palestina era finita in una situazione di occupazione simile a quella dell’Ucraina. Di Battista ha evidenziato la difficoltà di convincere un ragazzino di 10 anni a credere in una soluzione diplomatica quando tutti gli spazi diplomatici, compresi quelli per fuggire da Gaza, sono chiusi.

Il video è stato tradotto in arabo e ha suscitato l’interesse anche al di fuori dell’Italia. L’account Facebook di Tv Palestine, con sede a Ramallah nella Cisgiordania, ha condiviso il video con i sottotitoli in lingua araba, mettendo in evidenza la frase di Di Battista sulla mancanza di spazi diplomatici per fuggire da Gaza.

L’intervento di Alessandro Di Battista ha suscitato un dibattito acceso sul tema della Palestina e dell’occupazione militare. Le sue parole hanno evidenziato la situazione difficile in cui versa la popolazione palestinese e hanno sollevato interrogativi sulla mancanza di una soluzione diplomatica. Il video virale continua a circolare sui social media, contribuendo a portare l’attenzione su una questione che spesso viene dimenticata.

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