Decreto migranti 2023: nuove misure per espulsioni, tutela dei minori e delle donne

Nuovo decreto migranti: il governo guidato da Giorgia Meloni stringe le maglie. Il Consiglio dei ministri discute oggi il nuovo decreto migranti, che prevede misure più rigide per gli stranieri irregolari. Tra le novità principali, ci saranno espulsioni più facili, controlli più severi sui visti di ingresso e una maggiore verifica dell’età dei minori non accompagnati. Una delle modifiche rispetto alla bozza iniziale è l’eliminazione della presenza della Guardia Costiera negli hotspot.

Una delle nuove disposizioni prevede che se uno straniero presenta una nuova domanda di protezione internazionale durante l’esecuzione di un provvedimento di espulsione, il presidente della commissione territoriale valuterà immediatamente l’ammissibilità della domanda. In questo modo si intende contrastare le domande di asilo pretestuose e dilatorie.

Il decreto prevede anche l’aumento del personale di Polizia destinato alle Ambasciate e ai Consolati, al fine di potenziare i controlli e le verifiche per il rilascio dei visti di ingresso. Inoltre, verranno accelerati gli accertamenti sull’età dei minori non accompagnati, autorizzati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. Se l’età dichiarata si rivela falsa, lo straniero sarà condannato per falsa attestazione e potrà essere espulso dal territorio nazionale.

Altre modifiche riguardano le donne migranti. Fino ad ora, solo le donne in stato di gravidanza o le madri con minori venivano inserite nelle strutture di accoglienza di secondo livello. Con il nuovo decreto, tutte le donne migranti avranno accesso a queste strutture, non solo quelle in gravidanza. Inoltre, il decreto prevede un aumento del personale delle Forze armate per l’operazione “Strade sicure” e stanziamenti di denaro per la Polizia di Stato e i Vigili del Fuoco.

In sintesi, il governo Meloni ha deciso di adottare una politica migratoria più rigida, focalizzandosi sulle espulsioni degli irregolari, i controlli sui visti di ingresso e la verifica dell’età dei minori non accompagnati. Si mira a contrastare le domande di asilo pretestuose, garantire una maggiore tutela alle donne migranti e potenziare le forze dell’ordine per garantire la sicurezza del territorio nazionale.

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