Decisivo successo di Dell’Utri nel primo round: il sequestro dei beni non sarà definitivo

Il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri (C) l'avvocato Giuseppe Di Peri (S) e l'avvocato Massimo Krogh (D) all'interno del tribunale di Palermo, 18 luglio 2012.Il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri è indagato dalla Procura di Palermo per estorsione nei confronti dell'ex premier Silvio Berlusconi. Nell'ambito di questa inchiesta i Pm avevano convocato lunedì scorso Berlusconi, che è persona offesa. ANSA/MICHELE NACCARI

Il tribunale aveva previsto di prendere una decisione sulle misure di prevenzione e sulla confisca dei beni proposti dalla Procura di Palermo contro l’ex senatore Marcello Dell’Utri. Tuttavia, i pubblici ministeri hanno depositato una serie di nuovi documenti, incluso il rapporto della Dia di Firenze nell’inchiesta sull’ex manager di Publitalia coinvolto in una strage. Di conseguenza, l’udienza è stata rinviata al 6 dicembre per ulteriori osservazioni. Nel frattempo, la Cassazione ha respinto la richiesta dei legali di Dell’Utri di sequestrare il suo patrimonio.

La nota della Dia depositata al tribunale include dettagli sugli esborsi di denaro che Berlusconi avrebbe fatto alla famiglia Dell’Utri nel corso degli anni. I pubblici ministeri sostengono che questi pagamenti facessero parte dell’attività di intermediazione tra Berlusconi e Cosa Nostra, e che l’ex senatore mantenesse l’origine delle ricchezze dell’ex premier segreta. La Dia sostiene anche che Dell’Utri abbia messo in atto il suo divorzio dalla moglie Miranda Ratti per proteggere i suoi beni e permettere a Berlusconi di inviare ingenti somme di denaro senza destar sospetti.

Gli avvocati di Dell’Utri hanno respinto queste accuse, sostenendo che la relazione professionale tra Dell’Utri e Berlusconi era basata sull’amicizia e sulle capacità professionali del senatore e non sulla sua presunta connessione con Cosa Nostra.

I legali di Dell’Utri hanno ottenuto una vittoria nella fase cautelare, poiché la richiesta di sequestro dei suoi beni è stata respinta dalla Cassazione.

Change privacy settings
×