“Paolo De Castro, l’uomo Coldiretti a Bruxelles, potrebbe non ottenere la rielezione alle prossime elezioni europee nel collegio del Nord-Est. Le liste sono ancora in fase di definizione, ma ci sono diversi nomi in lizza per i posti disponibili. L’organizzazione Coldiretti ha mostrato il suo sostegno a De Castro, che è stato molto vicino alle istanze del settore agricolo negli anni. Inoltre, De Castro è anche il presidente della Fondazione Filiera Italia, un’alleanza tra Coldiretti, importanti aziende italiane del settore alimentare e grandi partner strategici come Eni, Enel e Intesa Sanpaolo. Questa posizione lo lega ancora di più al mondo agricolo e alla politica. Tuttavia, alcune fonti suggeriscono che De Castro potrebbe essere meno interessato alla sua candidatura rispetto alla Coldiretti. Alcune voci dicono che non sopporta la linea ultra-ecologista del Partito Democratico e che la nuova segreteria del partito si concentra più sugli animalisti che sugli allevatori. C’è chi ritiene che De Castro potrebbe avvicinarsi al centrodestra, magari a Fratelli d’Italia, visto il suo rapporto con Francesco Lollobrigida e il cambiamento di posizione della Coldiretti verso la destra. Tuttavia, un membro del suo partito a Bruxelles dubita che un tale passaggio sia così sconcertante. Inoltre, alcune fonti suggeriscono che la vera ambizione di De Castro potrebbe essere quella di diventare Commissario europeo all’Agricoltura, ma tale posizione potrebbe essere assegnata al centrodestra. De Castro respinge tutte queste speculazioni sul suo futuro politico e afferma che non cambierà mai partito. Ammette di essere in disaccordo con alcune scelte del Partito Democratico sull’agricoltura, ma conferma il suo impegno con il partito e con il presidente Bonaccini. Chiede solo una chiara strategia del partito sull’agricoltura prima di prendere una decisione sulla sua candidatura. Infine, afferma che i veri prodiani non cambierebbero mai partito”.