Allerta Massima sui Mercati Finanziari
I mercati finanziari sono in uno stato di allerta senza precedenti, poiché i dazi imposti da Donald Trump si rivelano più devastanti del previsto, causando un crollo generalizzato delle borse mondiali. Il giorno successivo all’annuncio, i listini azionari di tutto il pianeta, dall’Asia all’Europa e fino a Wall Street, si trovano in profondo rosso, alimentando i timori di una recessione globale imminente. A Tokyo, il mercato ha chiuso con un calo del 2,77%, mentre in Europa le perdite sono state ancora più significative, con oltre 422 miliardi di euro evaporati in un solo giorno. Piazza Affari ha registrato un calo del 3,60%, mentre le borse di Parigi e Francoforte hanno perso rispettivamente il 3,31% e il 3,01%.
Critiche alle Misure Tariffarie di Trump
Le misure tariffarie di Trump, fissate al 20% contro l’Unione Europea, sono state oggetto di critiche da parte di analisti e investitori, che le considerano basate su una formula di calcolo “dubbia”. Gli esperti economici avvertono che questa nuova era di protezionismo potrebbe infliggere un duro colpo alla globalizzazione. I “grafici dell’Armageddon”, come sono stati soprannominati, non solo affondano i mercati, ma erodono anche il valore del dollaro, minacciando il suo status di valuta di riserva globale. Il petrolio ha subito un crollo, perdendo oltre il 7%, e anche il Bitcoin è scivolato sotto gli 82.000 dollari. Al contrario, l’oro ha raggiunto nuovi record storici, confermandosi come il bene rifugio per eccellenza.
Situazione Critica a Wall Street
Negli Stati Uniti, la situazione è altrettanto critica: Wall Street ha visto svanire oltre 2.000 miliardi di dollari di valore. Le aziende più colpite da questa ondata di vendite sono state Apple e Nike, con perdite rispettivamente del 9% e del 13%. Queste aziende, fortemente dipendenti da catene di approvvigionamento nei paesi colpiti dai dazi, come Vietnam, Cina e India, si trovano ora a fronteggiare un aumento significativo dei costi. Le tariffe imposte a Hanoi e Nuova Delhi, rispettivamente del 46% e del 26%, si sommano ai dazi già esistenti sulla Cina, portando il totale al 54%.
Le prime dieci settimane dell’amministrazione Trump sono state le peggiori per Wall Street dal 2001, quando George W. Bush era presidente. Gli investitori, inizialmente ottimisti riguardo alla deregulation e ai tagli fiscali promessi da Trump, ora vedono la loro fiducia vacillare di fronte alla prospettiva di una recessione e di una possibile stagflazione. Secondo Michael Feroli, capo economista di JPMorgan, i dazi rappresentano il “maggiore aumento delle tasse dal 1968” e potrebbero far lievitare i prezzi al consumo dell’1-1,5% quest’anno, avvertendo che l’economia americana è “pericolosamente vicina a scivolare in recessione”.
Il Petrolio Chiude in Forte Calo a New York
Il mercato del petrolio ha subito un duro colpo a New York, dove le quotazioni sono scese del 6,64%, chiudendo a 69,95 dollari al barile. Questo calo è stato in gran parte influenzato dalle nuove tariffe imposte da Trump, che hanno generato preoccupazioni sul futuro della domanda globale di petrolio. La situazione è stata aggravata dal timore che i dazi possano portare a una contrazione dell’economia mondiale, influenzando negativamente i mercati energetici.
Contrazione degli Scambi Globali Secondo la WTO
L’Organizzazione Mondiale del Commercio ha avvertito che i dazi americani potrebbero causare una contrazione dei volumi degli scambi di merci globali dell’1% nel 2025. Questo scenario preoccupante evidenzia l’impatto potenzialmente devastante delle politiche commerciali statunitensi sull’economia globale, con effetti a catena che potrebbero estendersi ben oltre i confini americani.
Le Borse Europee Bruciano 422 Miliardi di Euro
Le borse europee hanno chiuso in forte calo, con Parigi che ha ceduto il 3,31% e Francoforte il 3,01%. Londra e Madrid hanno mostrato perdite più contenute, rispettivamente dell’1,55% e dell’1,08%. In totale, il mercato europeo ha visto svanire oltre 422 miliardi di euro in un solo giorno, un segnale allarmante per gli investitori e per l’economia del Vecchio Continente.
Fitch Avverte: Rischi di Recessione per gli Stati Uniti
Fitch Ratings ha lanciato un allerta, affermando che i dazi aumentano significativamente i rischi di una recessione negli Stati Uniti. Secondo le stime, la crescita americana potrebbe rallentare a un tasso inferiore all’1,7% previsto a marzo, a causa dell’impatto delle tariffe sui prezzi al consumo e sugli utili aziendali. L’agenzia ha sottolineato che le politiche commerciali attuali stanno trasformando le prospettive economiche globali.
Wall Street Peggiora: Dow Jones e Nasdaq in Calo
Wall Street ha continuato a peggiorare, con il Dow Jones che ha perso il 3,72% e il Nasdaq il 5,05%. I trader scommettono su almeno quattro tagli dei tassi di interesse da parte della Fed nel 2025, convinti che la guerra commerciale di Trump avrà conseguenze disastrose per l’economia americana. L’istituzione monetaria si trova ora a dover affrontare una situazione complessa, cercando di bilanciare l’impatto dei dazi sull’inflazione con altri fattori economici.
Il Dollaro Si Indebolisce e L’Oro Raggiunge Nuovi Record
Il dollaro ha continuato a indebolirsi rispetto alle principali valute, mentre l’euro ha guadagnato terreno, scambiandosi a 1,1044. L’oro, invece, ha raggiunto nuovi record, scambiandosi a 3.167 dollari l’oncia prima di ripiegare. Questo rifugio sicuro sta attirando investitori preoccupati per l’instabilità economica generata dai dazi.
In questo contesto turbolento, la Fed e le altre banche centrali si trovano a dover navigare in acque tempestose, cercando di stabilizzare un’economia globale sempre più vulnerabile.