Datori di lavoro vip sotto processo con De Niro come testimone

Robert De Niro alla sbarra: il processo che mette in luce lo sfruttamento nel mondo dello spettacolo

Il celebre attore Robert De Niro si trova attualmente sotto processo a New York, accusato di sfruttamento e maltrattamento nei confronti della sua ex segretaria personale, Graham Chase Robinson. Questo caso sta portando alla luce un problema diffuso nel mondo dello spettacolo: come molte star di Hollywood, tycoon e icone dell’arte si rivelano in realtà sfruttatori di giovani aspiranti che cercano di emergere nel mondo dello star system. Robinson, oggi 41enne, è entrata nell’orbita di De Niro quando aveva 25 anni e ha lavorato come sua assistente personale per oltre un decennio, guadagnando 300.000 dollari all’anno. Tuttavia, sostiene di aver vissuto in un ambiente di lavoro “tossico” in cui De Niro stesso ammette di averle chiesto di grattargli la schiena almeno “un paio di volte”. L’attore ha definito queste accuse “ridicole”, affermando che si tratta solo di “piccole cose” con cui cercano di incastrarlo. Il processo civile e la controcausa presentata da De Niro dovrebbero concludersi la prossima settimana. Robinson sta chiedendo un risarcimento di 12 milioni di dollari, sostenendo di essere stata trattata come una “moglie d’ufficio” durante il suo impiego con De Niro, mentre la sua compagna Tiffany Chen definiva la segretaria “pazza” e sperava che diventasse sua moglie. Sorprendentemente, il comportamento di De Niro non è un caso isolato nel mondo dei super ricchi e delle celebrità. Nel 2019, sotto l’hashtag #PayUpHollywood, molti assistenti personali di vip hanno denunciato il trattamento peggiore subito dai loro datori di lavoro, come ad esempio Naomi Campbell, che nel 2007 ha lanciato un telefono contro la sua segretaria personale durante un accesso d’ira, o Christian Bale, il cui assistente personale ha scritto un libro dettagliando i suoi compiti, tra cui annusare le ascelle dell’attore prima di ogni red carpet. Questo caso contro De Niro mette in evidenza un problema più ampio che richiede una riflessione sullo sfruttamento nel mondo dello spettacolo e la necessità di garantire un ambiente di lavoro sano e rispettoso per tutti.


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