Il 12 settembre 1993, una mattina come tante, la giovane studentessa Elisa Claps scompare nel nulla, dando il via a uno dei misteri più oscuri della cronaca italiana. Solo nel marzo del 2010, oltre diciassette anni dopo, il suo corpo mummificato viene ritrovato nel sottotetto di una chiesa a Potenza. Un delitto avvolto da colpi di scena, depistaggi, segreti, ed errori investigativi che hanno permesso al colpevole, Danilo Restivo, di sfuggire alla giustizia per troppo tempo.
A distanza di 30 anni da quel tragico evento, viene presentata la docuserie in quattro episodi “Dove Nessuno Guarda. Il caso Elisa Claps” con Pablo Trincia. La serie, che sarà trasmessa il 13 e 14 novembre su Sky TG24, Sky Crime e NOW, offre una profonda analisi del caso, portando alla luce dettagli inediti attraverso interviste, materiale video mai visto, e documenti processuali finora trascurati.
Il cuore dell’inchiesta si concentra sulla ricostruzione di una verità finora nascosta, grazie al coinvolgimento diretto di coloro che hanno vissuto gli eventi. La docuserie esplorerà la psicologia di Danilo Restivo, analizzando anche la sua storia giudiziaria in Inghilterra. Pablo Trincia, insieme alla sua squadra, s’immergerà nei dettagli dell’intera vicenda, gettando luce su chi fosse Elisa Claps nella vita di tutti i giorni.
La narrazione non si limita al mero aspetto investigativo. Pablo Trincia si propone di mostrare l’umanità dietro la tragedia, mettendo in luce la dignità e la tenacia della famiglia Claps nel corso degli anni. Non solo un racconto di crimine, ma un tributo alla memoria di Elisa e alla determinazione della sua famiglia nel cercare, senza sosta, la verità.
La docuserie è il risultato di un lavoro meticoloso che fonde la narrazione del podcast con la potenza visiva del documentario. La versione audio del caso Elisa Claps, realizzata precedentemente da Pablo Trincia, ha già acceso i riflettori su uno dei casi più oscuri del nostro paese, generando un ampio dibattito pubblico.
“Dove Nessuno Guarda” promette di essere un viaggio avvincente attraverso la verità sepolta, portando finalmente alla luce una storia rimasta nell’ombra per troppi anni.
Pablo Trinca, nome noto nel panorama giornalistico italiano, racconta la sua storia da Lipsia, in Germania Est, a Milano, attraverso una carriera ricca di successi e premi. Scopriamo chi è dietro il microfono e la penna di questo giornalista poliedrico.
Nato a Lipsia, nella Germania Est, Pablo Trinca porta in sé una miscela di culture: il padre italiano e la madre persiana contribuiscono a plasmare le sue radici. Il suo nome stesso, un omaggio al celebre poeta Pablo Neruda, amico del nonno materno, riflette la profondità delle sue influenze familiari.
Dopo aver attraversato diversi confini, la famiglia Trinca si stabilisce a Milano, dove Pablo cresce e inizia a sognare un futuro intriso di parole e storie.
All’età di 22 anni, Pablo intraprende un nuovo capitolo trasferendosi a Londra. Qui, alla School of Oriental and African Studies, si laurea in lingue e letterature africane, aprendo le porte a una comprensione più approfondita delle sfide e delle ricchezze di questo continente.
Nel 2003, dopo aver ottenuto il diploma, Pablo fa ritorno a Milano e inizia a plasmare la sua carriera giornalistica. La sua collaborazione con PeaceReporter, un sito d’informazione focalizzato sull’Africa, lo vede scrivere notizie che illuminano le realtà spesso trascurate di questo continente.
Dal 2005, la sua penna abbraccia diversi giornali, da La Stampa a Vanity Fair, offrendo un’analisi profonda di tematiche legate all’America Latina, all’Asia e all’Africa.
Il 2009 segna un punto di svolta, quando Pablo diventa inviato per il programma di Italia 1, Le Iene, debuttando con un servizio sull’arresto di un narcotrafficante. Da qui in avanti, la sua carriera decolla, portandolo a collaborare con diverse trasmissioni televisive e giornali di rilievo.
Tra i momenti salienti, il premio Ilaria Alpi vinto due volte, rispettivamente nel 2010 e nel 2013, e il premio Luchetta nel 2015 per l’inchiesta “Bambino per Bambino”.
Dal 2017, insieme ad Alessia Rafanelli, Pablo co-autora il podcast “Veleno”, vincitore dell’Investigation and Forensic Award nel 2018. Il suo primo libro, “Veleno – Una Storia Vera”, pubblicato nel 2019, è un ulteriore successo.
Nel 2021, Pablo Trinca diventa il responsabile creativo di Chora Media, la più grande podcast company italiana. Un ruolo che gli consente di esplorare nuove frontiere nella narrazione audio, culminando nel podcast documentario “Il Dito di Dio – Voci dalla Concordia” del 2022.
Premi e Riconoscimenti: Una Carriera Eccellente
La carriera di Pablo è punteggiata da premi prestigiosi. La vittoria del premio Luchetta nel 2015, l’Investigation and Forensic Award nel 2018 per il podcast “Veleno”, e il Premio Estense nel 2020 per il libro “Veleno” testimoniano l’eccellenza del suo contributo al giornalismo investigativo.
Nel 2023, Pablo Trinca continua a plasmare il panorama mediatico italiano con “Dove Nessuno Guarda – Il Caso Elisa Claps”, un podcast che riporta alla luce il misterioso omicidio e la storia del killer Danilo Restivo, celebrando il trentesimo anniversario delle tragiche vicende. La sua voce narrante su Spotify, nel podcast “Il Dito di Dio – Voci dalla Concordia” del 2022, attesta la sua continua innovazione nel campo della narrazione audio.
Da Lipsia a Milano, dalle parole scritte alla narrazione, Pablo Trinca ha intrapreso un viaggio straordinario, consegnando storie che vanno oltre i confini geografici e culturali.
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