L’ex arbitro Daniele Orsato, una figura di spicco nel mondo del calcio, ha recentemente assunto un nuovo importante incarico all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri . In un’intervista rilasciata a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, Orsato ha condiviso il suo entusiasmo per il progetto di sviluppo degli arbitri e la volontà di introdurre nuove riforme nel calcio italiano, simili a quelle già in atto in Inghilterra.
Daniele Orsato ha assunto il ruolo di commissario per lo sviluppo del talento arbitrale nell’AIA, dimostrando così il proprio impegno verso il miglioramento della qualità del calcio. Tale progetto nasce dal forte desiderio del presidente dell’AIA, Antonio Zappi, di ampliare l’orizzonte dell’arbitraggio italiano. Orsato avrà la responsabilità di guidare i giovani arbitri e di condividere la sua vasta esperienza internazionale con altri professionisti.
Nel suo nuovo incarico, Orsato seguirà in particolare gli arbitri che operano in Serie A e B, oltre ai giovani della Serie C. Con un bagaglio di esperienze significative, tra cui alcune direzioni di partite internazionali, si propone di essere un faro per i più giovani, trasmettendo il valore di una preparazione solida e di una carriera costellata da sacrifici e impegno.
La carriera di Orsato non è sempre stata dedicata all’arbitraggio. Inizialmente aspirava a diventare elettricista, ma un incontro casuale con un amico di giochi calcistici ha cambiato il suo destino. Dopo aver accettato la sfida di diventare arbitro, Orsato si è impegnato a fondo per raggiungere i massimi livelli, affermando che il suo sogno era quello di arbitrare in Serie A. L’impatto che ha avuto anche sulla sua vita personale, migliorando le sue qualità come uomo e padre, sottolinea come questa esperienza non venga interpretata come una semplice carriera, ma come una continua crescita personale.
Orsato ha una chiara consapevolezza dell’importanza del ruolo degli arbitri nel calcio. Sottolinea che l’obiettivo deve essere quello di rendere l’arbitraggio un’esperienza divertente e formativa, in cui ogni individuo possa esprimere se stesso e crescere nel contesto sportivo. L’approccio deve essere equilibrato, combinando passione, lavoro e una profonda umiltà nell’apprendimento.
Un tema rilevante discusso da Orsato è la crisi di vocazione fra i giovani che desiderano intraprendere la carriera di arbitro. Nonostante le difficoltà, il presidente Zappi ha in programma diverse iniziative per ridurre questo fenomeno e attrarre nuove leve. Orsato, supportato dai suoi maestri e dal suo background, si propone di infondere un nuovo spirito in questo ambito.
La risposta a tale crisi passa attraverso una serie di azioni concrete, tra cui la creazione di opportunità di formazione e una costante motivazione per i nuovi arbitri. Orsato intende promuovere una mentalità di lavoro e sacrificio, incoraggiando i giovani a perseverare e a credere nel loro sogno di arbitrare nel massimo campionato. Sottolinea l’importanza di imparare continuamente, poiché non esistono favoritismi nell’AIA.
Orsato è consapevole che il suo ruolo non si limita semplicemente a trasmettere conoscenze tecniche. Un aspetto fondamentale è quello di accompagnare i giovani arbitri nel loro percorso di crescita personale e professionale. Ciò implica anche la gestione delle difficoltà e delle pressioni che possono derivare dal loro compito. L’ex arbitro ha anche discusso della necessità di una coesione tra gli arbitri stessi, evidenziando la sinergia con Gianluca Rocchi, il designatore attuale.
La questione dell’agevolazione della carriera arbitral e del miglioramento dell’età media degli arbitri è un’altra delle sfide che Orsato intende affrontare. I gradi di libertà degli arbitri internazionali italiani, come Massa, Guida e Mariani, dimostrano che è possibile arbitrare a livelli elevati per un lungo periodo.
Con la volontà di rimanere impegnato nel presente e nel futuro, Orsato continua a lavorare per far crescere una nuova generazione di arbitri, pronta a confrontarsi con le sfide del calcio moderno.