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Dal Maxxi alla Biennale, il governo ridefinisce la mappa culturale delle istituzioni: nuove prospettive e sinergie.
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Dal Maxxi alla Biennale, il governo ridefinisce la mappa culturale delle istituzioni: nuove prospettive e sinergie.

Il centrodestra accoglie con favore l’indicazione di Pietrangelo Buttafuoco come direttore della Biennale di Venezia, considerandola una liberazione da un feudo della sinistra. Questa nomina fa parte di un disegno più ampio di ridefinizione della geografia delle istituzioni culturali da parte della coalizione di governo.

Il cambio al Maxxi

A novembre, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha scelto Alessandro Giuli come nuovo direttore del Maxxi, sostituendo Giovanni Melandri. Giuli, giornalista politico e volto noto della televisione, ha una laurea in filosofia e ha lavorato per il giornale Libero. Tuttavia, a differenza di Buttafuoco, non ha esperienza nella gestione di beni culturali.

La polemica al Maxxi

Il Maxxi è stato oggetto di polemiche a luglio a causa di una serata con Vittorio Sgarbi caratterizzata da volgarità e turpiloquio. Giuli, presente all’evento, ha chiesto scusa alle dipendenti e ai dipendenti del museo, affermando che il turpiloquio e il sessismo non devono avere spazio nel discorso pubblico e nei luoghi della cultura.

Annalena Benini al Salone Internazionale del Libro di Torino

Annalena Benini, giornalista del Foglio e scrittrice, è stata scelta come nuova direttrice del Salone Internazionale del Libro di Torino per il triennio 2024-2026. Questa nomina non è stata fatta dal governo, ma dai rappresentanti della Regione Piemonte, del Comune di Torino e dell’Associazione Torino Città del Libro. La nomina è stata apprezzata dal centrodestra.

Le parole di Patrick Zaki

La scorsa settimana, Benini si è detta in disaccordo con le parole di Patrick Zaki su Israele, ma ha comunque confermato la sua partecipazione all’evento collaterale “Aspettando il Salone”. Ha sottolineato che il Salone e Torino offrono la parola e l’incontro, senza silenziare nessuno.

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