Un’iniziativa straordinaria sta prendendo piede a Roma, dove il ciclo di vita di un semplice chicco di caffè può avere implicazioni profonde per coloro che si trovano in difficoltà. Il progetto “Da Chicco a Chicco“, attivato da Nespresso nel 2011, ha portato a un’innovativa collaborazione con Banco Alimentare del Lazio e Fondazione Progetto Arca. Questa iniziativa non solo promuove il riciclo delle capsule di caffè, ma trasforma anche i materiali recuperati in riso, offrendo un pasto caldo a chi ne ha più bisogno.
Le capsule di caffè in alluminio, una volta utilizzate, rappresentano una sfida per il riciclo. A causa delle loro dimensioni e del loro peso, non possono essere conferite nella raccolta differenziata tradizionale e rischiano di finire nei rifiuti indifferenziati. “Da Chicco a Chicco, quindi, ha come obiettivo principale il recupero di questi materiali, trasformandoli in valore.” Il progetto consente ai clienti Nespresso di riportare le capsule esauste presso le Boutique Nespresso e nelle isole ecologiche partner in Lazio e nel resto d’Italia.
Attraverso il recupero di alluminio e caffè, Nespresso ha donato quest’anno oltre 220 quintali di riso, equivalente a circa 250.000 piatti, a Banco Alimentare del Lazio. Questo riso è prodotto tramite compost realizzato dal caffè riciclato, che offre, oltre a un approccio ecologico, un supporto tangibile per la comunità. Dal 2020, il Banco Alimentare diventa così un punto di riferimento nel ricevere questi prodotti, dimostrando come un approccio circolare possa generare benefici concreti.
La collaborazione tra Nespresso e Banco Alimentare ha avuto un impatto significativo, portando alla distribuzione di oltre un milione di piatti di riso in quattro anni. Questo progetto non solo assicura cibo ai bisognosi, ma costruisce anche un ecosistema di consapevolezza e responsabilità civica. Con il sostegno degli utenti Nespresso, si uniscono due fra le tematiche più attuali: solidarietà e sostenibilità.
Quest’anno, con l’ampliamento del progetto all’iniziativa “Cucine Mobili” di Fondazione Progetto Arca, che distribuirà riso caldo a Roma a partire dal 18 dicembre, si segna un altro importante passo verso il supporto diretto alle persone in difficoltà. Questa iniziativa, lanciata durante la pandemia a Milano, si è poi estesa a Roma e ora coinvolge altre città italiane. Le Cucine Mobili non garantiscono solo un pasto caldo, ma anche un’opportunità per instaurare un rapporto di fiducia tra le persone che necessitano assistenza e quelle che sono pronte a fornirla.
Il servizio di Cucine Mobili, attrezzato su un food truck, prevede la distribuzione di 80 pasti caldi ogni sera, cinque giorni alla settimana. Ogni settimana viene inserito nel menù il riso prodotto dalle capsule di caffè, rappresentando un gesto importante di inclusione sociale e sostegno. La produzione totale di riso, che supera i 100.000 chili quest’anno, è destinata a persone, famiglie e associazioni in cinque regioni italiane, grazie alla rete di Banco Alimentare.
Il riso non è solo un alimento versatile, ma mira anche a ricucire le relazioni sociali. Fornire un piatto caldo è un primo passo per creare un ambiente accogliente e per favorire la reintegrazione sociale. Le Cucine Mobili non si limitano a portare assistenza alimentare, ma instaurano una connessione cruciale tra le persone vulnerabili e gli operatori del settore sociale.
Nel corso di oltre 13 anni, il progetto “Da Chicco a Chicco” ha supportato concretamente più di 500.000 persone in difficoltà sull’intero territorio italiano. Le donazioni di riso sono distribuite a più di 2.500 strutture caritative, come case di accoglienza e mense, e arricchiscono il panorama della solidarietà alimentare nel Paese.
Grazie a una convenzione siglata con enti come CIAL, Utilitalia e CIC, i clienti possono riconsegnare agevolmente le capsule esauste in oltre 200 punti di raccolta. Le capsule vengono quindi trattate per separare i materiali e avviarli a riciclo: l’alluminio trova nuova vita in oggetti di uso quotidiano, mentre il caffè diventa compost che nutre le risaie italiane.
Nespresso ha donato, negli ultimi 13 anni, più di 6.600 quintali di riso, corrispondenti a oltre 7 milioni di piatti. Questo impegno sottolinea l’importanza di collegare sostenibilità ambientale e supporto sociale, creando un impatto positivo sulle comunità.
Nel 2024, si prevede un incremento delle donazioni e delle attività di raccolta, con un trend positivo che si riflette nel riciclo delle capsule in tutto il Paese. Solo nel primo semestre dell’anno, le operazioni di riciclo sono aumentate dell’8% a livello nazionale, con oltre 600 tonnellate di caffè e più di 55 tonnellate di alluminio reimmessi nel ciclo produttivo.
“Da Chicco a Chicco non è solo una mera iniziativa, ma una componente fondamentale del programma Nespresso per l’Italia, vestendo il tessuto sociale e ambientale del nostro Paese.” A Roma, come in altre città italiane, questo progetto continua a dimostrare come la solidarietà unita a una corretta gestione delle risorse possa generare cambiamenti significativi e duraturi.