Le immagini presentate dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ai ministri della Nato riuniti a Bruxelles mostrano la violenza con cui Hamas ha agito nei confronti di neonati, donne anziane e giovani donne. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sottolineato che anche in guerra esistono delle regole e superarle significa andare oltre ciò che è umano. La reazione di coloro che hanno subito ferite così gravi è quindi comprensibilmente forte.
La responsabilità di stemperare la situazione spetta alle nazioni che dialogano con Hamas
Secondo il ministro Crosetto, la questione di un possibile negoziato per liberare gli ostaggi presi da Hamas non è di competenza della Nato. Alcuni paesi che hanno un dialogo più facile con Hamas dovrebbero cercare di stemperare la situazione drammatica. Paesi come il Qatar e l’Arabia Saudita, con cui si discute da tempo di questioni economiche, potrebbero svolgere un ruolo importante anche in ambito umanitario.
Il dialogo umanitario non dovrebbe essere motivo di vergogna
Secondo Crosetto, non dovremmo vergognarci di parlare di questioni umanitarie con paesi come il Qatar e l’Arabia Saudita. Se siamo in grado di discutere di temi economici o energetici, non c’è motivo di vergognarsi di affrontare anche questioni umanitarie. In questo momento, è fondamentale che la ragione prevalga sull’ideologia.
La necessità di un “corridoio umanitario” per lasciare Gaza
Il ministro Crosetto ha affermato che il “corridoio umanitario” per lasciare la Striscia di Gaza, secondo le dichiarazioni del governo israeliano, è aperto e non è mai stato chiuso. È importante che le persone sappiano di questa possibilità e che venga loro garantito un modo per spostarsi. La comunità internazionale deve assicurare che coloro che desiderano lasciare Gaza possano farlo attraverso un corridoio sicuro.