Il mercato dei prodotti petroliferi ha mostrato segnali di ripresa nel mese di settembre, con un incremento delle vendite dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo un’analisi pubblicata dall’Unione energie per la mobilità , il buon andamento generale dei carburanti per la mobilità ha contribuito a questo risultato positivo. Allo stesso tempo, i prezzi al consumo dei carburanti hanno continuato a scendere, raggiungendo i minimi dell’anno in corso.
Trend delle vendite di carburanti
Le vendite di carburanti nel mese di settembre hanno registrato un aumento complessivo che è stato ben accolto dal settore. Questo andamento positivo è principalmente attribuibile alla domanda crescente di benzina, che ha fatto segnare un incremento del 2,5%. Questo dato è significativo, considerando le fluttuazioni del mercato e le variabili economiche che influenzano i consumi. D’altra parte, il gasolio per motori ha visto una flessione del 2,4%, un risultato che potrebbe suggerire una diminuzione dell’uso di veicoli diesel o uno spostamento verso altre fonti di alimentazione.
L’analisi dell’Unem rileva che il calo nei consumi di gasolio non ha oscurato il buon risultato complessivo. Infatti, le vendite di benzina hanno contribuito in maniera sostanziale alla crescita, evidenziando una possibile preferenza da parte degli automobilisti per carburanti più economici. La stabilità dei prezzi dei carburanti al consumo ha incentivato gli automobilisti a rifornirsi, confermando che le fluttuazioni di prezzo rimangono un fattore cruciale nelle decisioni di acquisto dei consumatori.
Prezzi dei carburanti al minimo
Un ulteriore aspetto degno di nota è la riduzione dei prezzi al consumo dei carburanti. A settembre, si è registrata una diminuzione che supera i 7 centesimi di euro al litro sia per la benzina che per il gasolio, portando i prezzi medi a 21 centesimi in meno per la benzina e 25 centesimi in meno per il gasolio rispetto a settembre 2022. Questa tendenza al ribasso nei prezzi è positiva per i consumatori, che beneficiano di costi più contenuti per l’approvvigionamento di carburante.
Questa evoluzione dei prezzi può essere considerata una risposta alle pressioni di mercato e alle politiche energetiche in atto, che mirano a stabilizzare i costi per i consumatori e a garantire un accesso più conveniente ai carburanti. La disponibilità di benzina e gasolio a prezzi più bassi potrebbe avere un impatto positivo sull’economia, incentivando maggiori spostamenti e attività di consumo.
Aumento della domanda di prodotti per il riscaldamento
Oltre al mercato dei carburanti per veicoli, Unem ha segnalato un notevole incremento nella richiesta di prodotti petroliferi destinati al riscaldamento in vista dell’imminente stagione invernale. Con l’approssimarsi dei mesi più freddi, i consumatori stanno già preparando le loro abitazioni al calore, incrementando le vendite di gasolio per riscaldamento con un aumento del 39,4% e del 9,5% per il Gpl combustione.
Questi dati indicano una strategia proattiva da parte dei cittadini, che stanno approfittando dei prezzi competitivi per garantirsi rifornimenti adeguati per affrontare l’inverno. La previsione di un incremento della domanda di energia durante i mesi invernali rende questi dati ancora più significativi per il settore. La crescita nelle vendite di prodotti per il riscaldamento non solo dimostra la sensibilità dei consumatori nei confronti dei costi energetici, ma anche la fiducia nella stabilità del mercato petrolifero, un fattore che può contribuire alla pianificazione economica delle famiglie.