Crescita del terziario nel terzo trimestre 2024: segni positivi e sfide per l’economia italiana

Il terzo trimestre del 2024 segna un momento cruciale per l’economia italiana, con il terziario di mercato che mostra segni di crescita, riportando un incremento dello 0,5% rispetto al precedente 0,3% del trimestre. Questi dati, forniti dall’Osservatorio del Terziario di Manageritalia, evidenziano come il terziario riesca a compensare le difficoltà di altri settori, in particolare l’industria, che sta vivendo un periodo di marcata recessione. È un momento in cui accanto ai segnali di speranza si materializzano anche diverse sfide da affrontare.

L’andamento del fatturato dei servizi

Mentre il terziario mostra un incremento, il fatturato dei servizi di mercato ha registrato un calo dello 0,3%, evidenziando spinte opposte all’interno della stessa categoria. La congiuntura negativa si concentra prevalentemente nel commercio all’ingrosso e nelle attività professionali, a dispetto di un contesto più favorevole in settori come il trasporto e magazzinaggio, che esibiscono una crescita positiva dell’1%. Questi dati intenzionali evidenziano l’approccio diversificato che i vari comparti del terziario stanno assumendo in questo periodo economico incerto.

Nonostante il calo di fatturato nei servizi di mercato, le performance del settore, seppur variegate, manifestano un quadro di resilienza. La variazione del fatturato nei servizi, anziché fornire una visione monolitica del settore, indica come differenti aree stiano affrontando situazioni particolari. Le attività commerciali o professionali possono subire un impatto diretto da fattori esterni, mentre il trasporto e la logistica si avvantaggiano dell’evoluzione del mercato e della domanda.

Export di servizi: un trend sorprendente

Un dato incoraggiante arriva dall’export di servizi, che ha segnato un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2023 e un incredibile +30% rispetto al trimestre precedente. Questo straordinario risultato è attribuibile in gran parte alle eccellenti performance dei settori di trasporto e magazzinaggio , delle attività professionali e del comparto informatico e comunicativo, che ha registrato un incremento dell’8%. Queste cifre sottolineano non solo la capacità di resilienza del terziario, ma anche l’opportunità di espansione nei mercati internazionali, un aspetto fondamentale per il rilancio dell’economia.

L’export non rappresenta solo una cifra da presentare nei bilanci, ma riflette le potenzialità del mercato italiano di posizionarsi in contesti globalizzati. La spinta competitiva di questi settori è rilevante e suggerisce che, nonostante le criticità locali, l’Italia è in grado di attrarre committenze e opportunità al di fuori dei confini nazionali, dimostrando così una stabilità non del tutto trascurabile.

Il clima di fiducia tra le imprese

A novembre 2024, il clima di fiducia tra le imprese nei servizi, secondo l’indagine condotta dall’Istat, ha mostrato una flessione significativa, toccando livelli che non si vedevano da due anni. Anche l’indice globale S&P conferma questa tendenza al ribasso, dopo un parziale recupero estivo. Mentre l’inflazione dei prezzi resta contenuta a livello generale , l’aumento più accentuato dei costi si registra nel settore dei servizi, con punte che raggiungono il 2,8%. Questo ultimo dato è in gran parte influenzato dalle attività artistiche e cura alla persona e dai servizi di trasporto, che continuano a spingere verso l’alto il costo dei servizi offerti.

Questo scenario mette in luce una problematicità non indifferente, poiché una diminuzione generalizzata della fiducia trae origine da una percezione di incertezza nell’ambiente economico. I dati, al contempo, segnalano la necessità di rispondere rapidamente a queste dinamiche, implementando politiche efficaci che possano sostenere il sentiment delle imprese e riportare stabilità nel lungo periodo.

Crescita occupazionale e le sue implicazioni

Nel terzo trimestre 2024, il trend positivo delle unità di lavoro ha raggiunto livelli record, evidenziando l’importanza crescente delle attività professionali e del settore commerciale, trasporto e ristorazione, che segnano un incremento dello 0,9%. Tuttavia, è interessante notare che, nonostante la crescita registrata, il lavoro dipendente ha mostrato un rallentamento significativo rispetto ai periodi precedenti. Queste informazioni suggeriscono un cambiamento nelle dinamiche occupazionali, con diverse categorie professionali che richiedono attenzione.

Mentre il numero di posti di lavoro cresce, ci si interroga sulle prospettive future. L’equilibrio tra lavoro dipendente e indipendente rappresenta un indicatore chiave per il futuro economico. Le professioni autonome, infatti, appaiono più resilienti e rappresentano una risorsa fondamentale per la diversificazione del mercato del lavoro e per il mantenimento di quote occupazionali in un contesto di crisi.

Il richiamo di Marco Ballarè, presidente di Manageritalia, denuncia con forza la necessità di un intervento maggiore da parte del Governo. La richiesta di una politica economica di sostegno diventa pressing per salvaguardare i settori in difficoltà, promuovendo al contempo i segmenti in salute del terziario, affinché possano dare un contributo significativo al rilancio dell’economia nazionale.