In risposta alla necessità di una maggiore consapevolezza e conoscenza della malattia di Charcot-Marie-Tooth , è stato avviato un nuovo corso di formazione gratuito rivolto a medici di medicina generale e professionisti sanitari. Questo progetto nasce dalla collaborazione tra Fondazione Consulcesi, Acmt-Rete e Fimmg Roma, ed è mirato a migliorare la diagnosi e la gestione dei pazienti affetti da questa rarissima neuropatia periferica ereditaria. Con un ritardo diagnostico che può arrivare fino a 10 anni, il corso si pone come obiettivo primario quello di ridurre i tempi di attesa per una diagnosi corretta e garantire terapie adeguate.
La malattia di Charcot-Marie-Tooth è riconosciuta come la neuropatia periferica ereditaria più comune, ma nonostante ciò, rimane poco conosciuta tra i professionisti del settore sanitario. Essa colpisce prevalentemente le estremità del corpo, compromettendo la funzionalità di mani e piedi. Questo porta a difficoltà nei movimenti quotidiani, come camminare, impugnare oggetti o abbottonare una camicia. Numerosi pazienti vivono anni di incertezze riguardo alla loro condizione a causa della scarsità di informazioni e della complessità dei sintomi. Il corso sostenuto da Acmt-Rete e Fondazione Consulcesi rappresenta un passo significativo per aumentare la consapevolezza tra i medici e migliorare la qualità di vita di chi vive con questa malattia.
Il corso, intitolato “Riconoscere, diagnosticare e curare la malattia di Charcot-Marie-Tooth “, si avvale del supporto di esperti nel campo sanitario e mira a fornire una formazione approfondita ai partecipanti. Il programma, coordinato da Francesco Ferraro, direttore del Dipartimento di Riabilitazione specialistica neuromotoria presso il presidio di Bozzolo , affronta vari aspetti della malattia. I temi trattati includono la diagnosi precoce, i segni clinici, l’analisi dei sintomi e le opzioni terapeutiche disponibili.
Particolare attenzione viene data al metodo multidisciplinare, attraverso il quale i partecipanti apprendono da neurologi, fisioterapisti, genetisti e chirurghi ortopedici. Questa collaborazione garantisce una visione completa sulla gestione della malattia. Inoltre, il corso offre la possibilità di ottenere 5 crediti formativi ECM, essenziali per il continuo aggiornamento dei medici.
Il corso è disponibile a partire da ottobre 2024 e sarà fruibile esclusivamente in modalità remota tramite la piattaforma Fad di Sanità In-Formazione. Questa scelta consente ai professionisti di partecipare al corso in orari flessibili, gestendo il proprio tempo in base alle necessità personali e professionali. Gli iscritti hanno la possibilità di seguire il materiale didattico in modo autonomo e, al termine del percorso formativo, possono sostenere un test di valutazione per certificare le proprie competenze acquisite.
La crescente attenzione verso la formazione specifica in ambito medico è fondamentale per ridurre il gap informativo riguardo patologie rare come la CMT, aumentando così le possibilità di diagnosi tempestive e trattamento efficace. La collaborazione tra enti sanitari è un esempio di come sia possibile lavorare insieme per migliorare la salute pubblica e garantire una migliore assistenza ai pazienti.
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