Il corporate activism, secondo Simona Panseri di Google, rappresenta un modo per trasmettere i valori in cui l’azienda crede attraverso i propri servizi offerti. È fondamentale che questa attività sia coerente con la missione aziendale, che sia parte integrante dei prodotti e dei servizi offerti e che si rifletta anche all’interno dell’azienda stessa.
Questo è emerso durante l’evento organizzato a Milano da Icch, dove sono stati presentati i risultati della ricerca “Corporate Activism: un’opportunità per il cambiamento sociale o solo una strategia di business?”, realizzata dall’International Corporate Communication Hub in collaborazione con l’Università Iulm di Milano.
Secondo Panseri, le diverse attività esterne svolte da Google, come ad esempio quelle legate ai diritti, alla diversità, all’inclusione, all’accessibilità, alla formazione e alla sostenibilità, si riflettono anche all’interno dell’azienda. Attraverso il dialogo tra questi due aspetti, si garantisce la coerenza delle azioni.
L’articolo sottolinea quindi la importanza del corporate activism come strumento per le aziende per promuovere un cambiamento sociale e come strategia di business. Tuttavia, è fondamentale che queste attività siano in linea con la missione aziendale e che siano parte integrante dei prodotti e dei servizi offerti.
In conclusione, il corporate activism permette alle aziende di condividere i propri valori e di contribuire al cambiamento sociale. Mantenere la coerenza tra le attività esterne e interne è un elemento essenziale per il successo di questa strategia.