Parliamo con Marco Manzo, titolare del Tribal Tattoo Studio a Roma. Manzo ci racconta: “Da circa 30 anni mi occupo anche di coprire cicatrici con tatuaggi di vario genere. È un lavoro che mi dà grande soddisfazione, poiché a volte risolve problemi che possono essere molto importanti dal punto di vista psicologico o sociale per alcune persone. In alcuni casi, le persone si sentono a disagio nel mostrarsi in pubblico, ma attraverso la copertura con un tatuaggio, ciò che in passato veniva nascosto può diventare motivo di orgoglio. Talvolta, una bella opera d’arte tatuata può essere mostrata con piacere. La prima cosa da valutare è se la persona è adatta a portare un tatuaggio che sarà più visibile della cicatrice stessa. È importante anche capire se la persona è appassionata di tatuaggi o no.
Non tutte le cicatrici possono essere coperte, quindi il nostro consiglio è sempre di inviarci un video della zona da trattare in modo da valutare se sia effettivamente possibile.
È gratificante vedere l’entusiasmo delle persone durante le sedute, e spesso le persone trattate in queste circostanze ci ringraziano. Mi fa molto piacere quando quelle persone che in passato si nascondevano mi inviano foto delle loro vacanze in cui finalmente riescono a mostrare le parti del corpo che un tempo erano fonte di ansia o preoccupazione. Ogni cicatrice richiede un tatuaggio studiato con cura e precisione. Questi sono lavori più lunghi e costosi rispetto a un tatuaggio tradizionale, ma in certi casi rappresentano l’unica soluzione. È importante sottolineare che non tutti i tatuatori sono esperti in questo tipo di coperture, quindi è consigliabile rivolgersi a persone con una comprovata esperienza documentata.”