Controlli confini: Fedriga, durata legata necessità

Il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga, durante il convegno ''Le Buone Leggi. Semplificare per far ripartire l'Italia'', Roma, 19 settembre 2023. ANSA/ETTORE FERRARI

Il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, ha dichiarato che i controlli alle frontiere continueranno finché sarà necessario garantire la sicurezza del Paese e contrastare l’immigrazione irregolare, che alimenta la criminalità organizzata e la tratta di esseri umani. Fedriga ha sottolineato che è importante essere realistici e trovare un equilibrio tra la necessità di sicurezza e il rispetto dei diritti umani.

La lotta contro la criminalità organizzata

Secondo Fedriga, l’apertura indiscriminata delle porte a tutti favorirebbe la criminalità organizzata. Accettare il traffico illegale di ingresso in Italia non aiuterebbe le persone che stanno transitando, ma piuttosto coloro che sfruttano questa situazione a fini illeciti. È quindi fondamentale contrastare l’immigrazione irregolare per combattere la criminalità organizzata e proteggere la società.

Il principio di realismo

Il presidente della Regione Fvg ha sottolineato l’importanza di rispettare un principio di realismo nella gestione dei controlli alle frontiere. Sebbene si auspichi che tali controlli durino il meno possibile, è necessario garantire la sicurezza del Paese. Questo non significa negare l’importanza dei diritti umani, ma trovare un equilibrio tra sicurezza e accoglienza.

Contrastare la tratta di esseri umani

Uno dei principali obiettivi dei controlli alle frontiere è contrastare la tratta di esseri umani. L’immigrazione irregolare alimenta questo fenomeno, mettendo a rischio la vita delle persone e permettendo a organizzazioni criminali di lucrare sulle loro sofferenze. È quindi fondamentale adottare misure efficaci per prevenire e combattere questa forma di sfruttamento.

Aprire le porte a tutti?

Fedriga ha risposto alle critiche di coloro che vorrebbero aprire le porte a tutti, affermando che questa posizione favorirebbe la criminalità organizzata. È importante considerare le conseguenze di un’apertura indiscriminata delle frontiere e valutare attentamente le politiche migratorie. La sicurezza del Paese e il rispetto dei diritti umani devono essere tenuti in considerazione in ogni decisione.

Equilibrio tra sicurezza e accoglienza

La questione dei controlli alle frontiere solleva il dibattito sull’equilibrio tra sicurezza e accoglienza. È fondamentale trovare soluzioni che garantiscano la sicurezza del Paese senza compromettere i diritti umani. La lotta contro l’immigrazione irregolare e la criminalità organizzata deve essere affrontata con determinazione, ma sempre nel rispetto dei principi fondamentali che regolano la convivenza civile.

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