Conte critica Meloni: accordo Albania equivale a deportazione

Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha espresso la sua contrarietà all’accordo migratorio tra Italia e Albania, definendolo un “progetto irragionevole”. Ha inoltre criticato i ministri Salvini, Tajani e Piantedosi per il loro silenzio in merito. Secondo Conte, l’accordo proposto da Giorgia Meloni sembra una “deportazione di massa temporanea” che avrà un costo elevato, anche in termini di risorse umane. Ha definito questa iniziativa come un altro “spot sulla pelle degli italiani”. Le dichiarazioni sono state rilasciate al termine degli incontri con le parti sociali e le categorie produttive presso la sede del Movimento a Campo Marzio.

Conte critica il governo e i tagli previsti

Conte ha inoltre criticato il governo attuale, definendolo una “sciagura per l’Italia”. Ha sottolineato i tagli alle pensioni, alla casa, ai finanziamenti ai comuni e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Secondo il leader del M5S, ogni settore affrontato mostra solo aspetti negativi. Durante l’incontro con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), è emerso che i comuni subiranno tagli per un valore di 1,5 miliardi di euro, mentre i progetti delle città metropolitane per il Pnrr subiranno tagli per 10 miliardi di euro.

Le conseguenze dei tagli per l’economia e le famiglie

Conte ha evidenziato che questi tagli avranno conseguenze dolorose sull’economia italiana e sulle famiglie. A causa dello smantellamento del reddito di cittadinanza, le famiglie si rivolgeranno ai servizi sociali dei comuni per sostenere le spese mediche, gli affitti e le madri con figli. Tuttavia, i comuni non avranno le risorse necessarie per fornire tali servizi. Secondo Conte, il governo attuale rappresenta una vera e propria sciagura per l’Italia.