Conflitto Israele-Hamas: Aggiornamenti del 2 novembre

Attacchi aerei israeliani vicino all’ospedale Al-Quds

Questa mattina, gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato una serie di raid nelle vicinanze dell’ospedale Al-Quds, situato nel quartiere Tal Al-Hawa, a sud di Gaza City. La Mezzaluna Rossa palestinese, affiliata alla struttura medica, ha riportato l’accaduto. Non sono ancora disponibili informazioni sulle vittime o sui danni causati dall’attacco.

Continuano gli scontri al confine tra Israele e Libano

Nel frattempo, proseguono gli scontri a fuoco al confine tra Israele e Libano. L’esercito israeliano ha confermato che uno dei suoi droni è stato abbattuto da un missile terra-aria lanciato dal Libano. In risposta, l’Idf ha attaccato il gruppo di militanti responsabili dell’attacco. Questo è il secondo drone israeliano colpito da Hezbollah durante il conflitto in corso.

La situazione si sta intensificando, con entrambe le parti che si spingono più a fondo nel territorio dell’altra. Gli esperti ritengono che ciò segni un nuovo livello di confronto tra Israele e Hezbollah.

Bilancio dei bombardamenti a Gaza

Nel frattempo, il bilancio dei bombardamenti a Gaza continua ad aumentare. Nei primi due attacchi al campo profughi di Jabalia, quasi 200 persone sono state uccise e almeno 777 ferite. Secondo il Government Media Office di Gaza, altre 120 persone risultano ancora disperse.

Israele sostiene che Hamas si nasconda deliberatamente dietro le infrastrutture civili, mentre i palestinesi accusano Israele di aver ucciso decine di civili. L’operazione mirava a eliminare uno dei comandanti di Hamas responsabili di un attacco precedente.

Appello alla popolazione civile di Gaza

Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane, Daniel Hagari, ha nuovamente invitato la popolazione civile di Gaza a spostarsi verso sud, lungo i corridoi sicuri creati dall’esercito. Sebbene non sia una “zona sicura”, Hagari ha affermato che è il “luogo più sicuro di ogni altro posto a Gaza”.

La situazione rimane tesa e incerta, con la speranza che una soluzione pacifica possa essere trovata al più presto per porre fine a questa violenza.

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