Più di mille comuni italiani senza Responsabile della transizione digitale
Sono ancora più di mille i comuni italiani che non hanno ancora nominato il Responsabile della transizione digitale, una figura obbligatoria per la Pa ormai da anni. Secondo il rapporto del Centro Studi Enti Locali, su un totale di 1.034 comuni inadempienti, oltre la metà si trovano nel sud e nelle isole.
Disparità tra le regioni italiane
La ricerca evidenzia che i comuni meridionali senza Responsabile della transizione digitale sono 537, contro i 355 del nord e 142 del centro. Nessuna regione italiana è esente da questa situazione. L’obbligo di nominare un RTD è scattato nel 2016, ma ancora molti enti locali non hanno adempiuto a questa disposizione.
L’importanza del Responsabile della transizione digitale
Il Codice dell’amministrazione digitale, modificato nel 2016, ha stabilito che ogni amministrazione pubblica italiana deve affidare la transizione al digitale a un ufficio dirigenziale generale guidato da un Responsabile della transizione digitale. Questa figura deve possedere competenze tecnologiche, informatiche, giuridiche e manageriali.
La situazione attuale
Nonostante una circolare del 2019 che sottolineava l’importanza strategica dei Responsabili della transizione digitale, molti comuni non hanno ancora provveduto alla loro nomina. Una ricerca condotta nel 2022 ha rivelato che circa un terzo dei comuni italiani non ha ancora individuato questa figura.
Investimenti e problemi
L’Italia e l’Europa hanno investito ingenti somme di denaro per la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. Tuttavia, la mancanza di Responsabili della transizione digitale in oltre mille enti locali rappresenta un problema da non sottovalutare. Queste figure sono fondamentali per gestire processi come la migrazione in cloud, la sicurezza informatica e il rafforzamento delle competenze digitali.
La situazione regionale
Il Piemonte è la regione con il maggior numero di comuni inadempienti, con 123 enti locali che non hanno ancora nominato un Responsabile della transizione digitale. Seguono la Campania (115 comuni), la Lombardia (103), la Calabria (104) e l’Abruzzo (96). Le altre regioni presentano un numero variabile di comuni inadempienti, con il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta che registrano il minor numero di casi.