L’edizione italiana della “Bibbia Queer” è finalmente disponibile in libreria. Pubblicato da Edb, una delle principali case editrici cattoliche, questo volume offre un’interpretazione queer dei testi del Primo e del Secondo Testamento. Attraverso l’analisi di studiosi, rabbini e pastori, il commentario esplora prospettive alternative per la spiritualità di gruppi emarginati all’interno delle comunità credenti. Le teorie femministe, queer, decostruzioniste, decoloniali e utopiche, insieme alle scienze sociali e ai discorsi storico-critici, sono utilizzate come strumenti per una lettura innovativa della Sacra Scrittura.
La “Bibbia Queer” è un testo rivoluzionario che svela un volto nascosto della Sacra Scrittura. Secondo la teologa cinese Kwok Pui-lan, questo volume e i suoi contributori internazionali ampliano la nostra immaginazione morale e teologica. Dopo aver letto questo libro, nessuno vedrà più la Bibbia allo stesso modo. L’edizione originale in inglese è stata curata da Mona West e Robert E. Shore-Goss, mentre quella italiana è stata curata dal teologo Gianluca Montaldi, direttore editoriale di Marietti1820 ed Edb.
Robert E. Shore-Goss è un teologo e un reverendo in pensione della Chiesa unita di Cristo, mentre Mona West è una reverenda della chiesa episcopale statunitense e lavora come direttrice della formazione degli adulti presso la St David’s Episcopal Church di Austin, Texas. I due autori vivono insieme da 25 anni ad Austin, insieme alla compagna di Mona, Deb Elder.
Secondo la teologa Selene Zorzi e il professor Martin M. Lintner, che introducono l’opera, la Bibbia non è un manuale di codificazioni rigide, ma un luogo in cui si possono trovare le chiavi della complessità e della porosità delle vite.
Gianluca Montaldi, nella nota all’edizione italiana, sottolinea l’importanza di presentare questa opera al pubblico italiano come un primo passo per avviare un confronto sulla riflessione teologica e spirituale italiana riguardo alle tematiche di genere e, più specificamente, queer. Attualmente, questo dibattito è ancora relegato a gruppi considerati marginali. Tuttavia, l’idea che la queer sia un’opzione che riguarda l’intera società è ancora considerata da pochi, ma grazie ai contributi di Michela Murgia, a cui è dedicata questa edizione italiana, questa concezione potrebbe cambiare.
Articolo originale: ANSA
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