Con l’avvicinarsi dell’autunno, il pensiero vola all’arrivo dell’inverno e alle spese di riscaldamento che ci aspettano, soprattutto nelle regioni del nord Italia. Con la notizia che non sarà istituito il bonus riscaldamento e che il bonus sociale sarà limitato a una parte della popolazione, è inevitabile iniziare a pensare a come risparmiare sui costi del riscaldamento durante la stagione fredda.
Negli ultimi anni, una delle soluzioni più competitive per riscaldare le case è stata il pellet, anche se i prezzi di questo combustibile sono aumentati considerevolmente a causa del conflitto russo-ucraino dello scorso anno.
Una delle principali sfide per coloro che desiderano acquistare una stufa a pellet è rappresentata dai costi elevati. Il prezzo di una stufa a pellet può variare da 700 euro a oltre 2.000 euro. Considerando che la stufa sarà un elemento d’arredo che dovrà durare diversi anni e che dovrà anche fornire un adeguato sistema di riscaldamento, è importante considerare l’estetica, la potenza e la versatilità. Naturalmente, più grande è l’ambiente da riscaldare, più aumentano le spese: ad esempio, per una casa di 100 metri quadrati, la spesa può variare da 1.500 a 3.000 euro.
Tuttavia, per fortuna, esistono ancora alcuni bonus che consentono di risparmiare su questa importante spesa attraverso detrazioni fiscali. Oltre al Superbonus al 110%, che è accessibile solo a pochissime persone, quali altre agevolazioni possono essere utilizzate per risparmiare sull’acquisto di una stufa a pellet? Il bonus ristrutturazioni permette di usufruire di una detrazione del 50% per interventi di manutenzione straordinaria che includono l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile. L’installazione di una stufa a pellet rientra in questa categoria e si può usufruire di una detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro, con la possibilità di recuperare lo sconto in 10 quote annuali.
Un’altra misura che consente di ottenere uno sconto varia dal 50% all’85% ed è chiamata ecobonus. Per una stufa a pellet, il limite massimo di spesa su cui si può usufruire della detrazione, recuperabile in 10 quote annuali, è di 30.000 euro. Per lavori condominiali, il limite massimo detraibile (relativo all’unità abitativa individuale) è più alto.
Infine, è possibile beneficiare del Bonus al 65% riconosciuto dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). In questo caso, la richiesta deve essere presentata direttamente al GSE al termine dei lavori. Se il beneficio è inferiore a 5.000 euro, si riceverà il bonifico della detrazione entro 2 mesi, mentre se l’importo è superiore, il rimborso sarà suddiviso in rate annuali da pagare in 5 anni.