Immaginate un gioco da tavolo ispirato alle ospitate televisive. Una sorta di “Indovina chi” in cui i giocatori devono indovinare i ruoli, le abilità e le identità degli ospiti per mantenere in vita la programmazione dei canali televisivi. Una televisione plasmata dagli ospiti, ognuno con il suo ruolo assegnato. Un’arte della maschera, un “tipo”, un insieme di tic, come nelle categorie di Orrin Klapp, “eroi, cattivi e sciocchi”. Ci sono ospiti occasionali, stagionali e quelli in servizio permanente. Ci sono anche ospiti piazzati da giornali e agenzie che gestiscono un intenso traffico di giornalisti che sperano di fare il “grande salto” dal giornalismo allo spettacolo televisivo. Ci sono ospiti che non cercano compensi, ospiti pagati, sottopagati o pagati troppo, e ovviamente scoppiano polemiche sui loro compensi. Ci sono ospiti pagati a gettone, come i fedelissimi di Bianca Berlinguer che guadagnano 1500 euro a ospitata. Questa cifra crea malumore tra i giornalisti dell’opinione di destra che lavorano a tempo pieno e che ricevono solo buoni-taxi come compenso. E ci sono ospiti che vanno a braccio e ospiti che si susseguono continuamente. Sono minacciati dagli influencer e dai TikToker che segretamente aspirano a essere ospiti televisivi come loro.