Come i sindaci si impegneranno in tempi di crisi: Gelo dei sindaci ma l’impegno non mancherà

Rescued migrants are escorted by Italian police to further registration procedures after arriving in the port of Lampedusa, 18 September 2023. More than 1,000 migrants remain in the hotspots of Lampedusa where they await transfer. Italian Deputy Premier and Foreign Minister Antonio Tajani on 15 September called for the intervention of the United Nations in response to the significant increase in the arrival of migrants and refugees by sea to Italy in recent days. ANSA/CIRO FUSCO

I sindaci italiani sono preoccupati per la situazione dei migranti e stanno cercando di fare la loro parte. Matteo Biffoni, delegato dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) e sindaco di Prato, ha redatto una lista di richieste da presentare al governo dopo una lunga riunione della Commissione Immigrazione, a cui hanno partecipato 80 sindaci provenienti da tutto il paese.

Biffoni ha chiarito che le valutazioni sui Centri di Permanenza per i Richiedenti Asilo (CPR) dipenderanno dalle proposte del governo. Allo stesso tempo, è stato ribadito l’importanza di puntare sull’accoglienza diffusa, con incentivi per i comuni che accolgono i migranti.

I sindaci hanno anche sollecitato una chiara divisione dei compiti e delle responsabilità per i minori stranieri. Lo Stato centrale si occuperebbe della prima accoglienza, mentre i comuni continuerebbero a fare la loro parte. È importante che i Servizi di Assistenza per i Minori (SAI) diventino stabili e continui. Inoltre, è fondamentale un dialogo tra prefetture e comuni per gestire i flussi migratori in modo equo.

La Commissione Immigrazione dell’Anci ha approvato l’avvio di una sottocommissione per stabilire un piano straordinario di intervento per i territori più colpiti dall’emergenza migranti. Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha accolto favorevolmente questa proposta, sperando che le successive interlocuzioni con il ministero dell’Interno possano risolvere un problema sempre più difficile e complicato.

Tuttavia, i sindaci continuano a lamentarsi della situazione. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha ricordato che altri 800 migranti sono in arrivo in Emilia-Romagna, di cui il 22% sarà destinato al capoluogo. Lepore ritiene che i sindaci dovrebbero essere convocati anziché inaugurare la campagna elettorale delle elezioni europee a Lampedusa. L’amministratore di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, ha criticato l’arrivo improvviso di migranti nella sua città senza alcuna informazione o condivisione da parte del governo.

Il governatore della Valle d’Aosta, Renzo Testolin, ha dichiarato che i posti disponibili sono esauriti e ha richiesto contatti settimanali con la presidenza del Consiglio dei ministri per fare il punto della situazione.

Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha sottolineato che Lampedusa non è solo il confine italiano, ma il confine dell’Unione Europea, e questa è una questione da prendere in considerazione.

In breve, i sindaci italiani sono preoccupati per la gestione dei migranti e stanno cercando una chiara divisione dei compiti e delle responsabilità tra lo Stato centrale e i comuni. Chiedono anche più strumenti e misure per gestire la situazione e si lamentano dell’improvvisazione del governo.

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