Colum McCann, uno dei più acclamati autori contemporanei, ha pubblicato una nuova raccolta di tre brevi racconti intitolata “Come ogni cosa in questo paese”. Quest’opera, originariamente pubblicata nel 2000 con il titolo “Everything in this Country Must”, è stata tradotta in italiano da Marinella Magrì ed è ora disponibile per i lettori italiani grazie alla casa editrice Feltrinelli.
I racconti di McCann sono ambientati in un mondo rurale, che evoca un senso di mito, avventura e dramma. In sottofondo, si percepisce l’influenza dei versi di Yeats, poeta irlandese come l’autore.
La vita nella campagna non concede tregua: la natura selvaggia, la fatica quotidiana, il sangue sulle mani dopo aver lavorato il legno o sul viso a causa dei calci degli animali.
Nel racconto principale, che dà il titolo all’opera, un cavallo rimane intrappolato in un fiume dopo un violento temporale estivo. La storia è narrata da una quindicenne che, insieme a suo padre, cerca di salvarlo. “Al fiume, ho visto la cavalla. Mi fissava attraverso la pioggia con gli occhi spiritati, forse mi riconosceva. Papà si muoveva lento e impaurito come qualcuno che sta sprofondando nella neve, salvo che quella non era neve, era soltanto una piena, e papà aveva paura dell’acqua, papà ha sempre paura”. La pioggia geme, i protagonisti urlano al cielo per la loro solitudine e disperazione, il padre della ragazza è descritto come “con i denti serrati, gli occhi spalancati e le vene del collo ingrossate”, proprio come quando si trova nella fattoria, circondato da mucche, siepi e recinzioni.
Padre e figlia riescono a salvare il cavallo grazie all’aiuto di un gruppo di soldati inglesi, ma la tensione tra di loro è palpabile. Il finale del racconto è sorprendente e gelido. Questi tre racconti indimenticabili esplorano i conflitti dell’esistenza umana.
Articolo originale: ANSA