Le emissioni nette di gas serra in Italia sono diminuite solo del 4% dal 2015 al 2022, mentre dal 2019 al 2022 sono addirittura aumentate del 2%. Nonostante una riduzione delle emissioni nel primo semestre del 2023, dovuta a fattori climatici e al rallentamento dell’economia, l’Italia non è in linea con gli obiettivi europei. Questa è la conclusione della Relazione sullo Stato della Green Economy presentata agli Stati Generali della Green Economy 2023, un summit dedicato alla transizione verso un’economia verde decarbonizzata, circolare e rigenerativa.
Nel 2022, la quota di energia rinnovabile è diminuita dal 21% del 2021 al 19% del fabbisogno, molto lontano dal target del 40% entro il 2030. Le fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica sono calate dal 41% del 2021 al 35,6% nel 2022. Nonostante l’installazione di 3 GW di nuovi impianti per le rinnovabili elettriche nel 2022, un aumento rispetto agli anni precedenti, l’Italia è ancora lontana dai 10-12 GW annui necessari per raggiungere gli obiettivi europei entro il 2030. Inoltre, l’Italia è in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, come la Francia, la Polonia, la Spagna e la Germania, che hanno installato quantità maggiori di impianti fotovoltaici ed eolici nel 2022.
Nel 2022, i consumi energetici e le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti sono aumentati di circa il 5%. Questo dato evidenzia la necessità di adottare misure più efficaci per ridurre l’impatto ambientale dei mezzi di trasporto.
In conclusione, l’Italia deve fare di più per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e promuovere una transizione verso un’economia verde. È necessario investire maggiormente nelle energie rinnovabili e adottare politiche più sostenibili nel settore dei trasporti per affrontare la sfida del cambiamento climatico.