L’Italia sta vedendo una trasformazione in alcune delle sue città, che si stanno impegnando per un futuro più sostenibile e rispettoso del benessere umano e ambientale. Il report Ecosistema Urbano 2024 di Legambiente offre una panoramica dettagliata di queste città, valutandole su parametri come qualità dell’aria, gestione dei rifiuti e rigenerazione urbana. Questa edizione del report ha analizzato oltre 30.000 dati da 106 comuni italiani, mettendo in evidenza le criticità e le buone pratiche adottate per migliorare la vivibilità urbana.
Il report 2024 introduce nuovi indicatori come la variazione nell’uso efficiente del suolo, in collaborazione con i dati ISTAT. I comuni che hanno fornito il numero esatto di alberi di proprietà hanno ricevuto un riconoscimento, e alcuni indici, come la raccolta differenziata dei rifiuti, sono stati ricalibrati. Una delle novità più significative è stata l’utilizzo dei dati ARPA rielaborati da Legambiente per monitorare la qualità dell’aria, in particolare il livello di PM10. Da questa analisi è emerso che le città con i valori medi di PM10 più elevati includono Padova, Verona e Torino.
Il tema della rigenerazione urbana è al centro del dibattito pubblico, specialmente per quanto riguarda le periferie, dove si concentrano le crisi ambientali e sociali. Legambiente ha evidenziato l’importanza di interventi di rigenerazione che favoriscano la coesione sociale e riducano il consumo di suolo. In questo contesto si inserisce anche la proposta di legge “Salva Milano,” che mira a regolamentare le iniziative di rigenerazione, promuovendo la sostenibilità e coinvolgendo attivamente le comunità locali.
Il fenomeno dell’overtourism è un’altra emergenza urbana, con città d’arte come Roma, Venezia e Firenze che vedono un numero di turisti in crescita esponenziale. Questo sovraffollamento ha un impatto significativo sull’ambiente e sulla qualità della vita dei residenti. Legambiente sta valutando l’inclusione di nuovi indicatori nel report per monitorare gli effetti del turismo di massa e promuovere strategie, come l’uso di tecnologie smart, per gestire i flussi e migliorare l’esperienza di visitatori e cittadini.
La classifica di Ecosistema Urbano 2024 vede Reggio Emilia in testa con un punteggio di 80,66%, grazie ai miglioramenti nella qualità dell’aria, alla riduzione dei consumi idrici e all’ampliamento delle zone pedonali. Trento, al secondo posto, continua a dimostrare il suo impegno nella sostenibilità, con una gestione ottimale delle risorse e delle infrastrutture ciclabili. Parma, che conquista il terzo posto, si distingue per l’elevata percentuale di raccolta differenziata e l’aumento delle aree pedonali, nonostante alcune criticità nella gestione delle auto circolanti e della rete idrica.
Le città che hanno registrato i risultati migliori sono:
Al contrario, le città del Meridione come Napoli, Reggio Calabria e Catania si trovano nelle posizioni più basse della classifica, con dati ancora preoccupanti su inquinamento e gestione dei rifiuti. Il report di Ecosistema Urbano 2024 evidenzia quindi un’Italia che, seppur a ritmi diversi, si sta muovendo verso un futuro più sostenibile e rispettoso del territorio e della salute dei cittadini.
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