La questione della genitorialità condivisa e della parità di genere è diventata centrale nel dibattito pubblico italiano. La Federazione Nazionale Dirigenti, Quadri ed Executive Professional del Commercio, Trasporti, Turismo, Servizi e Terziario Avanzato, nota come Manageritalia, ha presentato recentemente cinque proposte legislative in questo ambito. Queste proposte mirano a combattere la disparità di genere, a riconoscere i diritti e i doveri dei genitori e a supportare le donne nella loro sfida di conciliare lavoro e maternità. Una trasformazione necessaria non solo per il benessere delle famiglie, ma anche per lo sviluppo economico e demografico del Paese.
Le proposte di legge per un cambiamento culturale
Le cinque proposte normative presentate da Manageritalia alla Camera dei Deputati si articolano in vari aspetti, ognuno con l’intento di favorire un approccio più equo alla genitorialità. Il primo articolo introduce un incentivo economico, proponendo un beneficio di 400 euro esentasse per le aziende, a sostegno dei giovani genitori. Questa misura è destinata all’acquisto di beni essenziali nei negozi convenzionati durante i primi mesi di vita del neonato. Si tratta di un intervento significativo volto a ridurre la pressione finanziaria sulle famiglie e a facilitare l’ingresso nel mondo lavorativo per i neo-genitori.
Riforma del congedo di paternità
Un altro punto cruciale delle proposte riguarda la riforma del congedo di paternità. L’articolo 2 si propone di estendere la durata del congedo obbligatorio di paternità dagli attuali 10 giorni a un mese. Questo cambiamento ha come obiettivo principale quello di incentivare i padri lavoratori a prendersi cura dei propri figli fin dai primi momenti della vita e a bilanciare il carico di cura tra i genitori. Inoltre, viene introdotta la possibilità di usufruire di un congedo paternità ulteriore di due mesi fino al terzo anno d’età del bambino, facilitando così la presenza del padre nei momenti cruciali della crescita del figlio.
Miglioramento del congedo parentale facoltativo
La terza proposta si concentra sulla revisione del congedo parentale facoltativo. Attualmente, dopo aver usufruito dei congedi obbligatori , i genitori dipendenti possono richiedere un congedo facoltativo che si attesta fino a 10 mesi. Tuttavia, la maggior parte di queste assenze sono utilizzate dalle madri, a causa della differente retribuzione tra i genitori. Manageritalia propone di garantire una retribuzione del 100% per il padre che decida di usufruire del congedo superiormente ai 3 mesi, al fine di incentivare un equilibrio nella distribuzione del congedo parentale tra i genitori.
Premi per le aziende virtuose
Un passo avanti verso la promozione di una cultura della genitorialità condivisa può passare anche dalla incentivazione delle aziende che migliorano la gestione dei congedi. L’articolo 4 delle proposte introduce una premialità per le aziende che, nel corso dell’anno precedente, abbiano preso l’iniziativa di migliorare l’applicazione delle normative sui congedi. Le aziende virtuose riceveranno punti premiali per l’accesso ad aiuti di Stato o a finanziamenti europei, oltre a un esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Questa misura intende incoraggiare le imprese a investire nelle politiche di benessere familiare.
Incentivi all’occupazione femminile
Infine, l’ultimo articolo delle proposte evidenzia la necessità di migliorare le politiche di incentivazione per l’occupazione femminile. Il recente Decreto Coesione-Lavoro ha già fatto passi avanti, prevedendo che l’agevolazione contributiva per le assunzioni di donne sia limitata ai contratti a tempo indeterminato. Manageritalia chiede un ulteriore passo, suggerendo che lo sconto contributivo debba essere applicato esclusivamente ai contratti a tempo pieno, per evitare il ricorso a contratti part-time involontari. Questa misura si propone di incentivare un’occupazione di qualità piuttosto che qualche alternativa che possa risultare svantaggiosa per le lavoratrici.
L’adozione di queste proposte legislative potrebbe segnare un importante passo avanti nella lotta per la parità di genere in Italia, fornendo un supporto concreto alle famiglie e promuovendo una cultura della condivisione delle responsabilità genitoriali.