Il palco di Sanremo ha accolto una delle voci più fresche del panorama rap campano: Geolier, il nome d’arte di Emanuele Palumbo. La sua esibizione del brano “I p’ me, tu p’ te” ha attirato l’attenzione non solo per la sua appartenenza al dialetto napoletano ma anche per il talento che promette di portare avanti.
L’artista dietro il mic
Emanuele Palumbo, nato a Napoli 23 anni fa nel quartiere di Secondigliano, ha coltivato la sua passione per la musica ispirandosi a artisti come Co’Sang, Club Dogo, Nas e Rocco Hunt. Originariamente noto come Emanuele durante le sue prime performance di freestyle, ha adottato il nome d’arte Geolier, derivante dalla parola francese per “secondino” o “guardia”.
Il successo crescente
Il suo debutto risale al 2018 con il singolo “P Secondigliano” in collaborazione con Nicola Siciliano. Da allora, è stato sotto i riflettori della BFM Music, collaborando con artisti di fama come Luchè, Emis Killa e Guè. Il suo album “Emanuele” ha ottenuto il disco di platino e i suoi singoli hanno raggiunto le vette delle classifiche.
Una presenza poliedrica
Geolier ha dimostrato una versatilità eccezionale collaborando con una vasta gamma di artisti, tra cui Sfera Ebbasta, Gué Pequeno e Anna Tatangelo. Il suo singolo “Chiagne” del 2022, con la partecipazione di Lazza e Takagi & Ketra, ha preparato il terreno per il suo secondo album “Il coraggio dei bambini”.
Oltre la musica: un impegno sociale
Non si limita alla musica: Geolier ha dimostrato il suo impegno sociale attraverso gesti come la scrittura di una lettera pubblicata da Rolling Stone in occasione della vittoria del Napoli nello scudetto del 2023. Inoltre, è stato riconosciuto da Forbes Italia come uno dei 100 talenti under 30 nella categoria Music.
La rinascita della musica Napoletana
Il successo di Geolier è solo uno dei tanti esempi della rinascita della musica napoletana. Artisti come Liberato, Nu Genea e La Niña stanno ridefinendo il panorama musicale napoletano, abbracciando generi che vanno dal rap all’elettronica, passando per il pop. La loro influenza si estende ben oltre i confini della città, conquistando fan di tutte le età e nazionalità.
La musica napoletana, una volta associata principalmente al neomelodico, ora si evolve in una varietà di stili che riflettono la complessità e la diversità della cultura della città. Geolier e altri artisti emergenti stanno portando avanti questa tradizione musicale in nuove e innovative direzioni, contribuendo alla sua rinascita e alla sua diffusione su scala globale.