Catalogna: Grand Tour vista mare

Catalogna: Grand Tour vista mare

Un itinerario che collega il patrimonio storico e culturale, i paesaggi naturali e i piaceri della buona cucina in un unico, grande tour che, da Barcellona, si sviluppa per circa 2.000 km attraverso la Catalogna. Un’esperienza che ne racchiude in sé tante altre, da vivere a passo lento. A voi oggi presentiamo le tre tappe che si snodano tra entroterra e zone costiere, dedicate a quanti – pur non rinunciando al mare e alla sabbia – vogliono scoprire alcuni angoli segreti e nascosti di questa meravigliosa regione spagnola.

La natura, l’architettura caratteristica delle città catalane, l’arte e i sapori unici di questo angolo di Spagna, i profumi e i colori intensi di una destinazione che colpisce immediatamente al cuore. Il  Grand Tour della Catalogna vi conduce attraverso 2.000 km da/a Barcellona, che raccontano, passo dopo passo, le incredibili ricchezze di questa terra.

Avventure che si ispirano ai grandi viaggi esplorativi di metà del XIX secolo, tra montagna e mare: paesaggi, colori e sapori che svelano l’essenza di questa meravigliosa regione, lungo la via della storia, della natura, della cultura e della buona tavola, unite da un minimo comun denominatore: vivere la Catalogna più autentica e segreta.

Che vogliate percorrerlo tutto d’un fiato in 13 giorni, oppure optare per uno dei 5 itinerari più brevi, salite a bordo di un’automobile e mettetevi in viaggio.

Barche ormeggiate davanti a Portlligat ex residenza di Salvador Dali a Cadaques Cap de Creus; Oriol Clavera

Se siete amanti del mare, vi sveliamo i tre itinerari che potrebbero fare al caso vostro, perché prevedono tappe in località della costa catalana. Attenzione però, perché il primo incontro con il Grand Tour potrebbe creare dipendenza e vorrete percorrerli tutti i 2.000 km, senza lasciare nulla al caso, senza farvi sfuggire niente, consapevoli che le emozioni e le esperienze che vivrete saranno tante, diverse, intense e da tenere strette nella vostra memoria. E nel cuore.

Dai vigneti al mare, con uno sguardo all’arte, alla cultura e alla buona cucina

Un connubio di storia e modernità, cultura, arte e gastronomia. Questa è Barcellona, l’esuberante ed ecclettica capitale catalana, punto di partenza (e di ritorno) del Grand Tour. Non solo sinonimo di Gaudí Sagrada Familia, Ramblas e vacanze al mare, ma anche di suggestioni sorprendenti che permettono di scoprirne anche gli angoli più remoti. Passeggiando per le sue vie, verrete pervasi dall’atmosfera gioiosa e fantasiosa, ma entrerete anche nel vivo dell’anima modernista che si mostra in tutto il suo splendore nelle opere artistiche e architettoniche di Pablo Picasso (ndr. quest’anno ricorre il 50° anniversario dalla sua morte) e di Antoni Gaudì o, nel quartiere Eixample, con edifici dal disegno geometrico e ordinato, mentre il quartiere Barri Gòtic, con le sue strette vie dal sapore medievale, mostra tutto il suo fascino gotico.

Proseguite verso l’interno fino a Montserrat, la montagna più iconica della Catalogna (il cui nome significa “monte seghettato”), per ammirare le bizzarre formazioni rocciose, che ricordano animali e altre creature e per scoprire il prezioso patrimonio naturale del Parc Natural de la Muntanya de Montserrat e del Parc Natural de Sant Llorenç del Munt i l’Obac.

Monastero di Poblet con i suoi vigneti al tramonto; Sergi Boixader

Questa, però, è anche zona di vino e vigneti, che si perdono a vista d’occhio: da Bages dove si possono visitare i tini della Vall del Montcau, costruzioni in pietra per la produzione di vino, al Penedès per carpire i segreti del Cava visitando il Centro d’Interpretazione del Cava e visitare il Vinseum di Vilafranca del Penedès, museo dedicato alla produzione del vino catalano.

Nell’entroterra catalano si trovano altre località particolarmente interessanti, come Solsona, città dal ricco patrimonio architettonico barocco, Sitges, una delle località più belle della Costa di Barcellona, El Vendrell, luogo che ispirò il celebre violoncellista, compositore e direttore d’orchestra Pau Casals e, infine, Tarragona, tappa finale di questa prima parte del Grand Tour.

 

Da Barcellona a Tarragona – itinerario n° 1

Principali tappe: Barcellona, Montserrat, Bages, Solsona, Penedès, El Vendrell, Tarragona

Durata: 6 giorni

Lunghezza: 462 km

 

Un ricco patrimonio storico

Sulle tracce di Domènech i Montaner e Picasso fino alle note del vino. Lo si potrebbe riassumere così questo itinerario che, dopo una prima visita di Tarragona, con la sua avvincente storia antica, testimoniata da numerose rovine romane, siti inseriti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO e dall’incredibile mix tra storia romana e atmosfere medievali, vi conduce alla scoperta della vicina Reus, città natale di Antoni Gaudì, dove però sono le numerose opere architettoniche di Domènech i Montaner (ndr. quest’anno si celebra il centenario dalla sua morte) a spiccare passeggiando per le sue vie.

Addentratevi nell’entroterra, nelle Terres de l’Ebre, territorio dichiarato Riserva della Biosfera, custode di molteplici ecosistemi e di paesaggi mutevoli e colorati, e percorrete a piedi, in bicicletta o in barca il corso del fiume Ebro fino a raggiungerne il delta, una delle zone più ricche di biodiversità della Catalogna.

Dopo una sosta a Tortosa, gioiello dal ricco patrimonio storico, artistico e paesaggistico, proseguite per Horta de Sant Joan, il piccolo borgo dove potrete ripercorrere i passi del grande pittore Pablo Picasso, ma anche visitarne i dintorni in bicicletta lungo la Via Verde Val de Zafán o lanciarvi in kayak nelle acque del fiume Ebro per ammirare la cittadina di Miravet, nota per il Castello dei Templari, forse il più bello della Catalogna (!!), e l’insediamento iberico di Castellet de Banyoles.

Dal fiume ai terrazzamenti del Priorat – un inno alla storia del vino catalano – dalle pendici della Serra del Montsant al monastero medievale di Escaladei (centro spirituale del Priorat e il più antico della penisola iberica), da Siurana a Prades, caratterizzata dal colore rosso della pietra di molti edifici (nota infatti anche come Villa Roja), fino a Montblanc (dichiarata Bene di Interesse Nazionale) per conoscere la leggenda di Sant Jordi, Patrono della Catalogna, al monastero Reial Monestir de Santa Maria de Poblet, tutelato dall’Unesco, e al monastero Reial Monestir de Santa Maria de Vallbona, unico monastero femminile lungo la Via Cistercense.

Una sosta a Les Borges Blanques, dove si produce l’eccellente olio d’oliva dalle DOP Les Garrigues prima di concludere questo itinerario a Lleida, cittadina ricca di storia, dove consigliamo la visita della Seu Vella, fortezza cattedrale che domina la città, e del Castello del Re, La Suda, di origine araba e poi ri-adattato dai re cristiani.

 

Da Tarragona a Lleida – itinerario n° 2

Principali tappe: Tarragona, Terres de l’Ebre, Delta dell’Ebro, Priorat, Poblet, Prades, Lleida

Durata: 7 giorni

Lunghezza: 418 km

Anfiteatro romano situato sul Mar Mediterraneo a Tarragona; Sergi Boixader

Tra surrealismo e modernismo

I paesaggi e le opere di Salvador Dalí sono i protagonisti di questo itinerario che comincia a Figueres, città natale dell’artista. Un incontro ravvicinato con il Surrealismo e il particolarissimo Teatro-Museo Dalí, per un viaggio alla scoperta di opere che ancora oggi sono la più straordinaria espressione artistica del pittore catalano. La sua posizione, a pochi chilometri dal mare e ai piedi dei Pirenei, caratterizza la sua gastronomia ma questa è anche zona dell’Empordà, nota per la Denominazione d’Origine vinicola. Attraversandola, raggiungete il parco naturale di Cap de Creus che racchiude diversi ecosistemi e il piccolo borgo di pescatori Port Lligat dove si trova quella che per molti anni fu la residenza di Dalì, fino a Cadaqués, centro dalle mille anime, dominato da una natura imponente.

In direzione sud, fermatevi a L’Escala, borgo medievale denso di fascino, dove sorge il sito archeologico greco-romano di Empúries, un insediamento risalente a oltre 2000 anni fa, e proseguite verso i gioelli medievali catalani, da visitare in sella ad una e-bike, soffermandovi a Peratallada, Ullastret, Canapost, La Bisbal d’Empordà (capitale catalana della ceramica) e Pals, splendida città fortificata posta su un promontorio.

Lungo la Costa Brava, non molto distante da Barcellona, ecco Palamós con le sue casette colorate, baie sabbiose e meravigliose calette, dove vi aspetta uno dei laboratori di cucina del centro culturale Espai del Peix: che siate abili in cucina o semplici buongustai, vi diletterete nel preparare alcuni piatti tipici dell’alimentazione dei pescatori catalani.

Da Tossa de Mar, borgo sorto sul promontorio di Cap de Tossa, definito “il paradiso blu” dal pittore Marc Chagall, raggiungete in auto Girona, non prima di una passeggiata lungo un tratto del Camí de Ronda. Fatevi rapire da Vic, dalla sua architettura medievale che fa da cornice al suo spirito giovane e, quindi, immergetevi nel Parc Natural del Montseny, cuore della Riserva della Biosfera del Montseny, riconosciuta nel 1978 dall’UNESCO e che oggi si estende su una superficie di 50.000 ettari.

Lasciate l’entroterra della Costa Brava per dirigervi verso la costa del Maresme, ma prima di un tuffo in mare, entrate nel vivo del triangolo modernista iniziando da Canet de Mar per conoscere le incredibili opere dell’architetto Domènech i Montaner, passando per Matarò dove si trova la prima opera di Antoni Gaudí, la cosiddetta Nau Gaudí, concludendo con Barcellona dove si trovano molte espressioni artistiche di entrambi gli architetti. E per un tour completo del capoluogo catalano, dedicatevi una passeggiata nel quartiere medievale El Born, dove trovano ampio sfoggio boutique, locali trendy ma anche gallerie d’arte e spazi culturali.

 

Da Figueres a Barcellona – itinerario n° 5

Principali tappe: Figueres, Palamós, Girona, Montseny, costa del Maresme, Barcellona

Durata: 7 giorni

Lunghezza: 525 km

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In apertura: fenicotteri nel delta dell’Ebro vicino a Punta del Fangar all’alba; Sergi-Boixader

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