Beniamino Zuncheddu, dopo 32 anni di carcere, è finalmente stato scarcerato. L’uomo è stato condannato per un triplice omicidio avvenuto nel gennaio del 1991, ma ha sempre dichiarato la propria innocenza. La sua liberazione è stata disposta dalla Corte d’Appello di Roma, che ha accolto la richiesta di libertà condizionale presentata dal suo avvocato, Mauro Trogu. Appena uscito dal carcere di Cagliari Uta, Beniamino ha espresso il desiderio di ottenere il riconoscimento della sua innocenza prima di morire.
Dopo oltre tre decenni dietro le sbarre, Beniamino Zuncheddu ha finalmente assaporato la libertà. “Avevo voglia di scappare via, lontano da quel posto”, ha dichiarato l’uomo, visibilmente emozionato. Durante la sua lunga prigionia, Beniamino aveva perso la speranza di essere scarcerato, ma ora aspetta con fiducia l’assoluzione definitiva. “Devo riorganizzare un po’ il cervello”, ha ammesso, consapevole delle sfide che lo attendono dopo così tanti anni di privazione della libertà. La sua comunità, Burcei, lo ha accolto con una festa in parrocchia, dimostrando il suo sostegno incondizionato.
La notizia della scarcerazione di Beniamino è stata una sorpresa per tutti, compresa la Garante dei detenuti della Sardegna, Irene Testa. “Nessuno si aspettava l’arrivo dell’ordinanza di scarcerazione di sabato, quando le cancellerie sono chiuse”, ha spiegato. Irene Testa ha raccontato che Beniamino, appena ha ricevuto i documenti dell’ordinanza, ha fatto le valigie in fretta e si è messo in cammino verso Burcei, il suo paese natale. Nonostante la distanza di 40 chilometri, ha preferito camminare anziché aspettare un passaggio in macchina, temendo che potessero riportarlo in carcere da un momento all’altro.
La liberazione di Beniamino è stata accolta con grande gioia dalla comunità di Burcei, che lo ha festeggiato come un eroe. “È stato accolto come se fosse il santo patrono del paese, con fuochi d’artificio e la fascia da sindaco”, ha raccontato Irene Testa. La Garante dei detenuti della Sardegna è entrata in contatto con Beniamino a ferragosto, quando l’avvocato Mario Trogu l’ha coinvolta nel caso. Beniamino si trovava in una situazione di profondo disagio e la sua salute mentale ne risentiva. Irene Testa ha deciso di visitarlo in carcere per offrirgli il suo sostegno e verificare di persona la situazione. Ora, con la sua liberazione, Beniamino può finalmente iniziare a ricostruire la propria vita, nella speranza di ottenere il riconoscimento della sua innocenza.
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