Caso Indi Gregory: oggi la possibilità di interrompere i supporti vitali, il papà non si arrende

Dean Gregory, il padre di Indi, la bambina affetta da una rara malattia del DNA mitocondriale, non si arrende. Dopo che il giudice ha negato la possibilità di gestire il fine vita a casa, Dean ha dichiarato: “Lei merita una possibilità”. Nonostante la decisione del giudice, il padre insiste sul fatto che un Paese si è offerto di pagare per tutto, quindi potrebbero portare Indi lì senza costi per l’ospedale o il governo.

La famiglia farà appello, ma il tempo stringe. I medici che curano Indi al Queen’s Medical Center di Nottingham hanno ribadito che non possono fare altro per lei. I genitori avevano chiesto di poterla riportare a casa, ma questa opzione è stata ritenuta impraticabile. I trattamenti che tengono in vita Indi potranno essere interrotti oggi alle 14:00.

I medici hanno spiegato al giudice che Indi è attualmente “chiaramente angosciata, agitata e dolorante” e che le cure successive dovrebbero essere gestite da professionisti qualificati con risorse adeguate per affrontare le complicazioni e ridurre al minimo il disagio.

Dean è convinto che se a Indi fosse stato permesso di viaggiare in Italia, avrebbe potuto essere salvata. Tuttavia, il direttore medico del Nottingham University Hospitals Nhs Trust ha assicurato che la priorità rimarrà quella di fornire a Indi cure specialistiche adeguate e sostenere la sua famiglia in ogni modo possibile.

La battaglia del papà di Indi per salvare sua figlia continua, mentre la decisione finale si avvicina.